A pag. 7 del Tirreno di venerdi 9 scorso, compaiono all’interno di un servizio a tutta pagina sulla sanità toscana, i conti e le manovre (“tagli”) effettuati dall’assessore regionale alla sanità in odore di ministero. Complimenti, bilancio a pareggio, quello dei registri contabili regionali senz’altro, ma quello delle famiglie in particolar modo di quelle elbane non mi pare proprio, praticamente da qualche tempo le voci in rosso sono aumentate e quelle in entrata non mi sembra siano aumentate di pari passo, All’ospedale di Portoferraio, le visite specialistiche come risonanza magnetica, campo visivo ecc. non vengono effettuate, fino a poco tempo fa gli elbani potevano rivolgersi a Piombino, adesso no dobbiamo proseguire o verso Grosseto o verso Livorno. Queste spese non compaiono nei conti regionali, ma sono soldi che spariscono dai portafogli degli isolani che poi vanno a sommarsi alle giornate di lavoro perse, agli scioperi dei mezzi di trasporto, alle coincidenze mancate. Vogliamo poi parlare anche di cosa sopportiamo in caso di assistenza a parenti ricoverati “fuori”? La sola presenza della massa turistica basterebbe a giustificare numericamente l’impianto di un piccolo reparto di terapia intensiva, 3 - 4 letti, ma no si preferisce spedire come pacchetti postali con gli elicotteri, con le autoambulanze, tanto poi i parenti vanno su e giù, oppure prendono camere e case in affitto, tanto mica spende la regione! Tempo indietro il primario di cardiologia parlava di interrompere il servizio su Portoferraio, anche lui fa il pendolare da Piombino. Qui, come anche agli Ospedali Riuniti di Livorno c’è carenza di personale, siamo stati mesi senza il primario di radiologia con disguidi indegni di una nazione civile, vogliamo parlare anche delle liste di attesa? Faccio una proposta al giornale ed ai suoi lettori, pubblichiamo notizie sui tempi di attesa dei vari esami,e poi vediamo. Comincio io: richiesta di campo visivo computerizzato effettuata il 15.4.06, appuntamento fissato per il 23.6 a Livorno. Vede assessore, non è questione di destra o di sinistra, di governo o di opposizione, è semplicemente una pura e semplice questione di giustizia sociale. Noi utenti ci sentiamo trasformati in numeri, la sanità anzi la Salute Umana non è una merce da buttare sul mercato con costi e ricavi, la salute è un diritto di tutti ricchi e poveri, anzi no: ottenere le cure per una qualsiasi malattia è un sacrosanto diritto e non è giusto cantare vittoria perché adesso i conti tornano. Molti avranno sicuramente avuto beneficio da questi tagli, ma molti altri come noi elbani vedono solo aumentare le difficoltà per poter accedere al diritto alla salute, quindi assessore Rossi, la prego di pensare un po’ anche a noi. Grazie a lei per il lavoro che fa e grazie al giornale per lo spazio datomi.
ospedale piccolo