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Due bracconieri subacquei marinesi colti in flagrante dalla Finanza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 11 giugno 2006

Una positiva operazione a contrasto della pesca subacquea di frodo con l’ausilio di autorespiratori, è stata messa segno dagli uomini della Squadriglia Navale della Guardia di Finanza di Portoferraio. I Finanzieri elbani - coordinati nelle loro attività dal comandante il ROAM (Tenente Colonnello Sante Tani) de da quello della Stazione Navale di Livorno (Maggiore Luca De Paolis) - seguivano i movimenti di due pescatori di frodo, ormai da diversi mesi anche se l’attività di indagine risultata complicata dalla difficoltà di cogliere in flagranza i due bracconieri. Infatti, L.R. e T.E. di Marciana Marina di ritorno dalle loro battute di pesca usavano approdare in una caletta nascosta dove sbarcavano tanto l'illecitamente pescato quanto gli attrezzi non consentiti (i fucili subacquei). Successivamente i due procedevano verso il vicino porto marinese dove, solitamente, era ormeggiata la loro imbarcazione. La manovra, completata con il successivo recupero via terra di quanto era stato lasciato nel primo approdo, consentiva ai due di non destare alcun sospetto sulla loro attività al rientro in porto, lasciando intendere a chiunque li vedesse, che erano di ritorno di svolgere attività subacquee ricreative. Il giochetto ha funzionato fin quando i due bracconieri non sono stati sopresi dal personale della Squadriglia Navale delle Fiamme Gialle di Portoferraio proprio nel momento in cui stavano sbarcando il pescato ed i fucili. Ma all’alt dei militari, i due reagivano fuggendo con l’imbarcazione verso il porto di marinese, dove ad attenderli trovavano i Finanzieri che, oltre a contestare l’illecito per la pesca di frodo (per il quale i due marinesi dovranno pagare sanzioni amministrative per oltre 2000,00 euro ciascuno) notificavano loro (in ragione del tentativo di fuga) una denuncia all'Autorità Giudiziaria per il reato di resistenza a pubblico ufficiale. Nell’operazione venivano sequestrati circa 30 kg. di polpi ed le attrezzature utilizzate per la pesca (bombole, fucili, erogatori, ecc). Il pescato, dopo essere stato esaminato dal veterinario della locale asl, su disposizione del Sindaco di Portoferraio, è stato donato alla casa di riposo per anziani. In relazione all'operazione compiuta dalle Fiamme Gialle è giunta alle redazioni elbane, nella giornata di sabato, una nota del Circolo di Legambiente dell'Arcipelago Toscano "Legambiente si complimenta con la squadriglia navale della Guardia di Finanza di Portoferraio - si leggeva nel comunicato degli ambientalisti - per l’ennesimo colpo inferto ai pescatori subacquei di frodo elbani. Una bracconaggio sottomarino che avviene con l’utilizzo di autorespiratori che sono assolutamente proibiti, spesso di notte e addirittura dentro aree marine protette e con il prelievo di specie di crostacei e molluschi anche in periodo di fermo pesca o in quantità eccedenti, in violazione di altre norme sulla pesca e sui parchi. Una pesca illegale che danneggia i piccoli pescatori professionisti e crea una concorrenza sleale ed un commercio di pesce al di fuori di ogni controllo e con evasione fiscale. I due sub di Marciana Marina - continuava Legambiente - fermati con 30 kg. di polpi dopo un improbabile tentativo di fuga, sono vecchie conoscenze delle forze dell’ordine: più volte sono stati multati anche per cifre superiori ai 2.000 euro che gli sono stati comminati in questa occasione. Purtroppo i reati commessi, anche per la pesca abusiva in aree marine tutelate come Pianosa, e le sanzioni sono spesso minori del valore del pescato e per i bracconieri il rischio di essere beccati qualche volta vale la candela di un lucroso traffico di pesce, molluschi e crostacei esentasse; speriamo che il governo approvi al più presto una legge che trasformi i reati ambientali in penali, solo così si renderà davvero la vita difficile ai predatori del mare". Si qui la nota di Legambiente alla quale ci permettiamo di aggiungere una considerazione: è probabile che darebbero interessanti risultati dei controlli sulla provenienza del pesce servito da alcuni esercizi elbani (così come quelli sulla carne di cinghiale, forse un po' troppo disponibile in rapporto a quella regolarmente acquistata). Sicuramente si creerebbe qualche difficoltà aggiuntiva ai bracconieri (di mare e di terra).


Marciana Marina Scorcio dal Mare

Marciana Marina Scorcio dal Mare