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Lucchesi: Marcello Pacini sarebbe il Sindaco giusto per Portoferraio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 18 aprile 2003

Caro Sergio, leggo nei numeri di ieri e di oggi di Elbareport notizie che mi riguarderebbero e che, credo, impongano un chiarimento da parte mia. Che l’ipotesi di una mia candidatura a Sindaco di Portoferraio “sia destituita di ogni fondamento” – come giustamente afferma Enrico Di Pede- è del tutto chiaro. Ammesso e non concesso che io abbia qualche residuale energia da spendere, non è proprio nei miei desideri andarmi ad invischiare in situazioni assai rissose e conflittuali che, del resto, sono da me ampiamente conosciute, avendo fatto per 10 anni il Capogruppo in Consiglio Comunale di una maggioranza permanentemente percorsa da fibrillazioni personalistiche (di tipo”campitelliano”, per intenderci, come tu giustamente ricordi). Questo non vuol dire che io mi tirerei indietro rispetto ad iniziative serie di rilancio della stagnante situazione portoferraiese ed elbana, ma la mia disponibilità a dare una mano (come ho sempre fatto) rimane inattivata perché evidentemente si ritiene di essere autosufficienti o particolarmente ispirati. Sarebbe anche una bugia negare che negli ultimi tempi si sia parlato con alcuni amici della situazione locale e delle prospettive immediate e future e non ho difficoltà a riferire di un mio suggerimento nel caso si renda necessaria una candidatura a Sindaco “super partes”: quello di saggiare la disponibilità di Marcello Pacini che, per il suo ruolo storico ed attuale e per i suoi agganci con il Governo Centrale, garantirebbe utili sinergie. Non ho poi difficoltà ad aggiungere il mio convincimento che in questa stagione di “non politica” le vecchie categorie di schieramento verrebbero applicate alla situazione locale solo per pigrizia, mentre invece meglio sarebbe verificare quali energie, soprattutto giovanili, possano essere attivate per idee di rilancio nella direzione della qualità che, a questo punto, con gli scricchiolii del settore trainante, è assolutamente necessaria. Ma veniamo alle cose più serie che leggo sul tuo “notiziario”. Sono particolarmente rattristato per la morte di Athos. E’ stato un militante rigoroso e coerente, ma sempre disponibile a superare gli schematismi (posso confermare per personale esperienza) quando emergevano in primo piano gli interessi reali della nostra Città. I nostri rapporti risalgono –se ricordo bene- alla infuocata campagna elettorale del 1953 (quella della cosiddetta “legge truffa”, oggi da tutti rimpianta) per una storia di manifesti del PCI strappati dai noi della covata di Don Giuseppe (c’era anche Giovanni Fratini nella “banda di Piazza Padella e del Grigolo), poi finita con un chiarimento da Gesù Salvatore, e qualche scappellotto per i birichini. Le nostre storie si sono poi incrociate a più riprese ma sempre con grande rispetto reciproco per le proprie convinzioni ed idee. Consentimi infine, assieme ai miei rallegramenti per la buona riuscita della tua iniziativa, di inviarti i migliori auguri per la Pasqua (estensibili ad amici e compagni, come si diceva un tempo).


Lucchesi Pino 1

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Marcello Pacini Media

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