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Lettera del sindaco Peria a Regione, Provincia ed Ato sull'emergenza rifiuti

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 10 giugno 2006

Il sindaco di Portoferraio ha inviato ai Presidenti della Regione, Provincia, ATO 4 una lettera sull'emergenza rifiuti trasmessa per conoscenza anche alle presidenze della CM ed ESA ed ai Sindaci degli altri comuni elbani. "Problematiche della gestione rifiuti all’Isola d’Elba. Richiesta di incontro urgente" recita l'oggetto nella missiva, nella stesura della quale Peria traccia un quadro dichiaratamente preoccupato (e preoccupante) della situazione di un comparto di servizi che rischiano di andare in blocco, con conseguenze non immaginabili per la qualità della vita e dell'offerta turistica elbana. A riprova della fondatezza di quanto afferma Peria allega alla lettera comunicazioni da parte di: ASSOCIAZIONE ALBERGATORI ELBANI, COLDIRETTI, FAITA, UIL, CGIL, CISL, CONFCOMMERCIO ed annuncia che altre prese di posizione sulla questione stanno pervenendo al Comune. Ed ecco il testo integrale della lettera: Caro Presidente, la questione della gestione rifiuti all’Isola d’Elba sta assumendo i caratteri dell’insostenibilità ed il sistema nel suo complesso rischia di implodere. Il 7 gennaio 2005 tutti i Comuni Elbani e la Provincia di Livorno hanno sottoscritto un protocollo d’intesa, che prevedeva una sostanziale inversione di rotta rispetto al passato, incentrata su alcune prospettive fondamentali: 1. la gestione dei rifiuti elbana veniva assicurata dall’impianto di selezione/trattamento del Buraccio e dall’impianto di stoccaggio definitivo di Literno; 2. l’obiettivo di riferimento veniva individuato nella piena attuazione del vigente piano provinciale di gestione dei rifiuti, assumendo peraltro l’obiettivo del 55% di raccolta differenziata; 3. la Provincia di Livorno, anche allo scopo di minimizzare i costi di trasporto, si impegnava a verificare insieme ai Comuni la possibilità di ubicare nuove stazioni ecologiche; 4. per l’impianto di Buraccio venivano previsti dalla Provincia di Livorno e dalla Comunità Montana, su richiesta e con il consenso di tutti i comuni elbani, finanziamenti provenienti dal Fondo Speciale per le Isole Minori gestito dal Ministero degli Interni per un totale di Euro 6.195.833,36; 5. per l’impianto di Literno i Comuni individuavano in Campo nell’Elba il soggetto capofila del progetto di ampliamento della discarica. A tale scopo invitavano il Comune a predisporre immediatamente apposito progetto e si impegnavano, unitamente alla Provincia, a portare il problema all’attenzione della Regione Toscana. Essi prevedevano altresì di avanzare a quest’ultima la richiesta di finanziamento dell’ampliamento della discarica di Literno, nonché dell’eventuale progetto di risistemazione del lotto A1 già esaurito e della sua realizzazione; 6. la Provincia di Livorno, d’intesa con i Comuni, si impegnava a definire entro il 31-03-2005 un programma o specifico progetto per la previsione di aree per il deposito di inerti; 7. ESA (partecipata al 99,7% dal Comune di Portoferraio) veniva individuata da tutti come gestore del ciclo dei rifiuti elbani ed il Comune di Portoferraio (come poi ha fatto) si impegnava a fornire una proposta allo scopo di favorire l’ingresso di tutti i Comuni nell’assetto societario di ESA, allargando altresì il Consiglio di Amministrazione alla loro partecipazione. Nonostante l’importanza della questione per il territorio elbano, assai pochi degli impegni assunti, sopra sinteticamente rappresentati (ma altri ancora ve ne erano, in realtà), sono stati portati avanti. Verrebbe anzi da dire che quasi nessuno, salvo l’inizio di rewamping del Buraccio, è stato portato avanti. Eppure tutto doveva concludersi in tempi brevissimi, nella consapevolezza che la nostra realtà socio-economica non avrebbe più retto a lungo gli “storici” errori e ritardi in materia. Il “revamping” del Buraccio è stato peraltro parzialmente effettuato grazie all’impegno finanziario di ESA Spa, che ha anticipato provvidenze proprie per realizzare in tempi accettabili il primo stralcio; rispetto a tale anticipazione la Provincia di Livorno ha provveduto a trasferire risorse per circa 1.000.000 di euro a fronte di una spesa già sostenuta di circa 1.700.000. La società attende con urgenza la copertura della restante quota e comunque di ricevere l’importo del 2° stralcio, pari al 50% dei fondi complessivi, per poter procedere con gli ulteriori interventi necessari. Il progetto per l’ampliamento di Literno, invece, dopo innumerevoli incontri, confronti, trattative infruttuose ed anche scontri, solo in questi giorni sembra essere in fase di presentazione alla Provincia di Livorno, con un enorme ritardo rispetto agli impegni assunti dal Comune di Campo nel protocollo d’intesa. Nel frattempo i rifiuti dell’Elba vengono portati alla discarica della REA di Rosignano con costi insostenibili (circa il doppio dei normali costi di smaltimento). Nell’anno 2005 il Comune di Portoferraio è passato dalla TARSU alla TIA, con un incremento notevole di costi per i cittadini e le imprese; nonostante la Giunta Comunale ed ESA abbiano concordato una politica di rigorosissimo recupero dell’efficienza e dell’economicità operativa (con taglio dei costi, solo su Portoferraio per 170.000 euro) e di sostanziale recupero dell’elusione/evasione (30.000 mq. di superficie imponibile previsti nell’anno in corso), le enormi criticità di questo sistema costringono il Comune ad incrementare ulteriormente la tariffa 2005 per una percentuale mediamente intorno al 19%. Le previsioni per il futuro non sono ottimistiche: le difficoltà evidenziate ed i rilevantissimi crediti di ESA Spa nei confronti di diversi Comuni, rendono persino consistente il rischio di un collasso complessivo del sistema. Per evitare ciò è necessario che la Provincia di Livorno si attivi con la massima rapidità per il trasferimento delle quote residue dei fondi del Ministero degli Interni relativi al “rewamping” dell’impianto del Buraccio e che comunque vengano portate a compimento tutte le altre azioni individuate, per le quali si è preso impegno, ma che non sono state realizzate. Tra esse, in particolare, è necessario che si pervenga all’ampliamento della discarica di Literno in tempi rapidissimi, anche perseguendo procedure straordinarie, se necessario. Nel frattempo il Comune di Portoferraio, ma, ritengo, anche gli altri Comuni Elbani, sono disponibili a pervenire con concrete azioni all’obiettivo del 55% di differenziata. Ma adesso si tratta di traguardare una fase diversa: quella della sopravvivenza del sistema e della sua sostenibilità per i cittadini e per il mondo delle imprese. Per questo abbiamo chiesto, più di un mese fa, all’Assessore Artusa, nell’attuale contingenza e comunque nel solco di un complessivo accordo di programma (Distretto di qualità) che riconfiguri in positivo l’attuale scenario, alcune misure urgenti, che ci consentano di superare le criticità contingenti. Tra esse due in particolare: - la verifica della fattibilità tecnico-giuridica della sospensione per l’anno 2006 dell’ecotassa; - un contributo regionale straordinario a sostegno dei costi di trasporto dei rifiuti via mare (che quest’anno sono previsti in ulteriore aumento) e che per i Comuni non sono più sostenibili. Mi rendo conto che non sono richieste semplici quelle che vengono poste, ma ritengo che non vi siano soluzioni alternative. Essere sindaco è per me sempre stato,fin dall’inizio, principalmente un impegno etico: non posso pertanto assistere indifferente al protrarsi di comportamenti e scelte sbagliate ed inadeguate, che rendono il sistema Elba insostenibile, gravissimi i costi sociali, distruttivi i gravami sul mondo delle imprese. Tantomeno posso assistere passivamente al crollo del sistema. Lavorando insieme abbiamo traguardato risultati eccellenti nel difficile ambito della pianificazione territoriale; si tratta di sviluppare lo stesso lavoro nella gestione dei rifiuti, compiendo scelte coraggiose, innovative e, se necessario, anche impopolari, ma sempre orientate al bene comune ed all’interesse pubblico. Spero pertanto che vogliate cogliere questo mio appello, che fanno proprio anche molti esponenti della realtà economica e sociale, dei quali allego alcune comunicazioni di sostegno (talvolta anche critico) pervenute, e che, a mio avviso, vanno coinvolti con un ruolo attivo di partecipazione alle scelte ed alle decisioni nella ricostruzione del sistema. Chiedo pertanto al Presidente Martini di convocare al più presto un incontro che coinvolga tutti i soggetti firmatari degli impegni di gennaio 2005 e le rappresentanze del mondo economico e sociale, per cominciare a muovere passi concreti che ci consentano di superare l’attuale, difficilissima fase e lavorare nel solco dei positivi impegni assunti.


peria attento piccola

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