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Tiro Fisso portual-turistico

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : venerdì, 09 giugno 2006

Nel replicare alle motivate critiche della minoranza sul Porto o Approdo di Marciana Marina, il Sindaco ribadisce quanto detto in precedenza da un suo Assessore, e cioè che "il Comune, non possedendo le ingenti risorse necessarie per la realizzazione del progetto, ha scartato qualsiasi possibilità di interessamento diretto". Sulla base di questo ragionamento, il Comune non si è preoccupato di predisporre un progetto proprio, di taglio Pubblico, sul quale cercare poi i privati disposti ad investire (cosa diversa dall'aver "inserito le aree necessarie alle infrastrutture ...per un approdo nel Regolamento Urbanistico.") Per par condicio diremo che anche il Comune di Portoferraio, pur avendo pur avendo una società che gestisce posti barca, non ha ancora ufficialmente un' idea pubblica su S. Giovanni, in grado di interagire eventualmente con qualcuno dei privati che hanno presentato progetti. E' vero che i Comuni non hanno risorse sufficienti per intervenire sui porti? Se si pensa a colate di cemento in mare ed a terra con la scusa dei 'servizi', sicuramente (e per fortuna) i Comuni questi soldi non li hanno; ma hanno la risorsa più importante, in materia di porti e approdi : la titolarità delle aree demaniali sulle quali si realizzano e gestiscono i posti barca. Sono aree di grande valore economico che gli Enti Pubblici hanno il dovere di non regalare al primo venuto, ma di sfruttare per il massimo interesse pubblico possibile. Qual' è l' interesse pubblico di un progetto di approdo o porto? Innanzitutto, attraverso una società pubblica o mista pubblico/privata, quello di gestire direttamente ciò che dà utile certo, come i posti barca già disponibili o ricavabili con poco negli specchi acquei portuali, reinvestendo gli utili in servizi qualificanti; poi, nell'eventualità di posti barca aggiuntivi, l'interesse pubblico pare stare nella ovvia sostenibilità ambientale -in mare e a terra - del progetto, e la sua massima fruibilità, vale a dire il maggior numero possibile di posti barca a rotazione (come nella darsena di Portoferraio) invece che in proprietà. Non si tratta di demonizzare i privati, ma di rendersi conto che i privati mirano- legittimamante- a fare il loro massimo interesse, che non sempre coincide con quello dei cittadini; un ente pubblico lo sa bene, si chiama "COMUNE" per questo motivo, un motivo sufficiente ad utilizzare le leve del governo locale per portare invece gli investitori disponibili su progetti di interesse anche pubblico; un porto che serva davvero il turismo non è stuprare una baia con centinaia di metri cubi di diga foranea per far costruire 300 posti barca privati a turisti danarosi che poi li rivenderanno esattamente come un appartamento. L'interesse pubblico sono i posti barca per i residenti, quelli per i charter che portano decine di migliaia di persone ogni anno, i posti barca a rotazione per consentire l' arrivo e la spesa di decine di imbarcazioni dove altrimenti ce ne starebbe solo una, fissa. Forse di questo dovrebbero discutere i Consigli Comunali (e cittadini quando vanno a votare).


san giovanni porto turistico

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