Ci inseriamo anche noi nel dibattito innescato dalla lettera di Phillip Bailey a cui ha risposto ironizzando l'ex assessore alla partecipazione del comune di Portoferraio e successivamente Carlo Rizzoli dei Verdi. Lo facciamo per segnalare ai cittadini, supplendo a chi avrebbe dovuto farlo, che un occhio fortemente indiscreto a Portoferraio è già in azione e pure in una zona nevralgica per la privacy. Se si pone attenzione in zona banchina alto fondale ci si accorge di una semisfera sulla cima di un palo che supporta un lampiome. Si tratta proprio di una telecamera ad uso della "Security Portuale", ma i cittadini che transitano da quelle parte non sono neppure minimanente informati con i cartelli d'uso (Zona video sorvegliata) che si vedono nei centri storici delle città e in tutte realtà già videosorvegliate. I cartelli in questione non sono frutto di bonomia dei detentori delle telecamente o gentili concessioni, bensì di segnalazioni PRESCRITTE dal Garante della Privacy che nella zona portuale portoferraiese (forse perchè gode di extraterritorialità rispetto alla Repubblica Italiana?) sono bellamente ignorate. Va da sé che, per quell'occhio da tempo spianteci, chi di competenza dovrebbe rispondere alla serie di domande sulla gestione che Phillip poneva per gli occhi piazzandi, va da sé che lo spirito dell'amico Renato, nel suo pur gradevole scritto, non ci pare poi perfettamente pertinente, va da sé che non esiste un ineluttabile rapporto causa-effetto come sembrerebbe volerci far credere Rizzoli (ZTL e privacy rispettata sono due importanti elementi di qualità della vita che possono coesistere, basta optare per altri sistemi di controllo) va da sé che gli amministratori portoferraiesi sono pregati di far applicare le regole (anche in zona portuale) sugli occhi elettronici che ci sono prima di ipotizzarne altri.
telecamera porto