Col proverbiale "occhio" che già da giovanissimi avevamo nello schierarci dalla parte dei vincenti (Paperino, La Fiorentina, gli indiani) approdammo da adolescenti ad un partito politico che all'epoca all'Elba perdeva alle elezioni una volta sì e l'altra anche. Stavamo all'epoca peggio che al tennis sull'8 a 0 nel senso che la DC aveva il governo di tutti i comuni elbani ed a noi iniziava a venire il complesso della pecora rossa nell'isola bianca. Ma un giorno accadde il miracolo: una lista di sinistra capeggiata da Adelmo Galli vinse le elezioni comunali di Capoliveri dove si votava fuori turno: eravamo 7 a 1. La notizia arrivò sul vecchio telefono di bachelite nera della sezione, ci fu in Piazza della Repubblica un tripudio senza pari furono messe fuori di finestra "le trombe", gli altoparlanti che si misero a suonare una gracchiante "Bandiera Rossa" accompagnata da un ritmico sventolio delle medesime (bandiere rosse) un bel po' di gente venne in sezione poi in molti decisero di andare a festeggiare a capoliveri e partì un lungo e strombazzante corteo motorizzato. Noi rientrammo a casa, ci aveva preceduto di qualche secondo nostro padre che tornava dal lavoro "Allora? a Capuliveri?" chiese e noi esplodemmo con tutta la nostra gioia subbissandolo di parole dicendo cosa aveva detto questo e quello, e le battute e il casino. Nostro padre ci guardava sornione e divertito ed a un certo punto ci interruppe: "Deh! Asciugati! .. s'è preso Capuliveri miga s'è fatta la rivoluzione!" Bella espressione: "Asciugati!" piena di presa di culo saggezza e disincanto. In questi giorni spesso ci capita a sentire (e leggere) toni da Armando Diaz usati in occasione del riplebiscito senatoriale piaggese da parte di infanatissimi supporter della destra, e spesso ci capita di pensare: "Deh! Asciugati! Hai vinto a Rio ..."