Torna indietro

A Sciambere of the perfect desert's storm

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 04 giugno 2006

Egregio Direttore, grande scandalo: il compagno presidente Bertinotti si è messo una spilletta con la bandiera della pace e mille o duemile pacifisti hanno sfilato in alternativa alla megaparata militar-militarista del 2 giugno, Festa della Repubblica Italiana che “ripudia la guerra”. A gridare allo scandalo gli eredi dei fascisti che votarono contro quella Repubblica 60 anni fa e che però prima fecero una repubblichetta sociale e guerrafondaia controllata da Hitler, cedendo il nordest italiano direttamente ai nazisti. A gridare allo scandalo è chi non dice che quella parata militare non ha niente a che vedere con una vittoria che fu solo civile e di civiltà, e che l’unica arma per ottenerla fu la più pacifica: il voto. E nessuno dice che, nonostante la vergogna di una monarchia collaborazionista e codarda, che insieme al fascismo portò l’Italia ad una disfatta sanguinosa e umiliante e riscattata solo dalla Resistenza, i vertici militari nel 1946 si schierarono quasi tutti, salvo rare e luminose eccezioni, per la monarchia. Ora festeggiano e si festeggiano per ciò che non vollero. Certo, i tempi cambiano, e quasi nessuno vorrebbe il principe Olivolì Emanuele Filiberto a reggere le sorti dell’Italia, ma almeno un briciolo di memoria dovremmo usarla, soprattutto quando si deve ricordare la storia della Patria. A gridare allo scandalo sono i partiti del (fortunatamente) ex governo di Bellachioma che i nostri soldati, in dispregio di quella costituzione repubblicana, li hanno mandati all’estero a sostenere e combattere una guerra fondata sulle bugie (ammesse dagli stessi bugiardi Bush e Blair), raccontandoci la bugia che non andavamo a fare la guerra e spendendo quasi tutti i (molti) miliardi di “operazione Antica Babilonia” per traffici militari e non per opere di pace. Ora questi tizi accusano i pacifisti di far vergognare l’Italia davanti al mondo. Ma vergognatevi voi! Vergognatevi per le decine di migliaia di morti in Iraq, vergognatevi per l’esecuzioni e le stragi di bambini e donne fatte dai vostri alleati, per il fosforo sparso a scarnificare e bruciare Falluja, vergognatevi per aver taciuto sui torturatori di Abhu Grajib, vergognatevi per l’omicidio Nicola Calipari e per la figura da servi che avete fatto, vergognatevi per aver sostenuto e appoggiato chi usa gli stessi metodi dei terroristi che dite di voler combattere, vergognatevi per averci raccontato che è democratico un governo fatto di signori della guerra-spacciatori di eroina in Afghanistan, vergognatevi per averci raccontato di portare la democrazia e i diritti delle donne in due paesi che si stanno trasformando in repubbliche islamiche, dove avete messo semplicemente degli estremisti teocratici, dei mullah misogini e banditi e tagliagole al posto di dittatori. Vergognatevi per aver mandato italiani in divisa a morire in guerre non nostre, per il prestigio dell’Italia che è solo il vostro prestigio, la ricerca di una pacca sulle spalle da parte di Bush e la voglia di sedersi al tavolo dove si spartisce la torta, per raccogliere le briciole. Vergognatevi perché ci raccontate che senza mostrare muscoli ed armi non si è democratici: andate a raccontarlo a paesi come l’Islanda che non hanno l’esercito, oppure a paesi neutrali e “pacifisti” come Svezia e Finlandia che in fatto di civiltà e progresso potrebbero darci molti punti. Andate a raccontarlo alla Spagna che ha ritirato i propri soldati dall’Iraq in pochi giorni ed ha aumentato il proprio prestigio internazionale, andate a raccontarlo a Francia e Germania che i soldati in Iraq non ce li hanno mai mandati! Perché un paese è davvero prestigioso se è libero e indipendente, un paese di ascari non è prestigioso! Vergognatevi perché quella stessa parata che avete osannato è stata fatta in tono minore perché avete tagliato i fondi alle forze armate che poi definite eroiche mentre, per finanziare una guerra che non avete il coraggio di chiamare per nome, sfrattate i militari dalle case che altri avevano concesso. Chi non ha niente da vergognarsi è il popolo della pace, perché sa che guerra ed armi si sostengono solo con le bugie. Perché sa che le guerre e l’esibizione di armi, niente hanno a che vedere con la difesa della nostra democrazia, a meno che il controllo del petrolio non sia diventato l’articolo 1 della costituzione e della democrazia! E il popolo della pace la Repubblica e la Costituzione le andrà a salvare ed onorare al referendum del 25 e 26 giugno, per dire NO a chi la Costituzione repubblicana l’ha fatta stravolgere da camicie verdi e nostalgici delle camicie nere, da un fabbricatore di porcate come Calderoli, che prende gli ordini da chi con la bandiera italiana ha detto di pulirsi il culo, e da altri 3 “saggi” figuri che i costituenti di 60 anni fa non avrebbero nemmeno fatto avvicinare alla porta del Parlamento. TIRO FISSO (n.1) Una "desert's storm" il suo pezzo Signor Tiro Fisso, una tempesta del deserto di parole fitte e pungenti come chicchi di sabbia sparati da un vento di sacrosanta indignazione che ci consenta di condividere, ma anche una "perfect storm" un tempesta perfetta a cui non ci pare il caso di aggiungere né un chicco di sabbia né una parola. La ringraziamo per quello che ha scritto


costituzione vauro

costituzione vauro