In merito alla vicenda di una presunta discriminazione di un iscritto di AN nelle determinazioni di un pubblico bando per le spiagge libere attrezzate denunciata dal Sig. Lanera a mezzo stampa, preciso quanto segue: 1. Questa Amministrazione può avere sicuramente demeriti e può commettere anche errori, ma nessuno può metterne in dubbio la correttezza e l’assoluta imparzialità. 2. La vicenda a cui si riferisce il Sig. Lanera (che poi sarebbe, lui stesso, il presunto “iscritto discriminato”) è relativa ai lavori di una commissione tecnica, i cui verbali sono stati pubblicati con la massima trasparenza ed a norma di legge. Rispetto ad essi può, ovviamente, come qualsiasi cittadino, svolgere ogni iniziativa, anche di tipo giurisdizionale; quello che non può fare, sono odiose ed intollerabili affermazioni. 3. Questa sua esternazione, peraltro, fa seguito ad una precedente, avvenuta martedì 30 nella sala del Consiglio Comunale, davanti ad un pubblico funzionario e ad alcuni esterrefatti consiglieri comunali, nella quale: a) mi ha invitato ad intervenire rispetto alle determinazioni della commissione tecnica; b) mi ha verbalmente minacciato, nell’ordine, di: - scrivermi un articolo contro su Camminando Camminando; - denunciarmi all’autorità giudiziaria; - farmi oggetto di una non meglio precisata interpellanza parlamentare; - farmi oggetto di una non meglio precisata interpellanza da parte di un non meglio precisato esponente della Commissione Antimafia (e quindi mi ha anche indirettamente dato del mafioso?). Nonostante una mia prima, comprensibile e ferma reazione, ho capito che il Sig. Lanera aveva parlato in un momento, per così dire, di alterazione (cosa che può accadere) e non ho trasformato la mia giusta arrabbiatura in altro; vi è stato anzi nella mattinata di ieri un cordiale chiarimento. Poiché però egli insiste, con insinuazioni francamente odiose, lo invito immediatamente: 1. A compiere ogni atto utile a fare chiarezza, non limitandosi a generiche asserzioni, ma, al contrario, denunciando in maniera circostanziata persone e fatti che avrebbero comportato la presunta discriminazione nei suoi confronti; gli garantisco fin da ora che, qualora dimostri la fondatezza delle sue asserzioni, sarò al suo fianco con atti concreti. 2. A rettificare, al contrario, prontamente il tenore delle sue affermazioni. Nel caso non faccia nessuna delle due cose, sarò io costretto ad assumere, a tutela dell’onorabilità dell’Amministrazione di cui sono sindaco, le necessarie iniziative giudiziarie. Ricordo peraltro che il reato di diffamazione a mezzo stampa è perseguibile d’ufficio. Per ulteriore trasparenza nei confronti della città, infine, allego a queste mie brevi considerazioni una relazione sulla vicenda trasmessami dai membri della commissione tecnica che ha valutato le domande.(NDR pubblicata nella rubrica approfondimento di questo numero di Elbareport) Con profonda amarezza, per il livello a cui può arrivare il confronto politico.
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