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Incendi boschivi a Rio Elba e Pomonte

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 31 maggio 2006

Due incendi ai capi opposti dell'Isola d'Elba (la Pineta del Padreterno di Rio Elba e la valle di Pomonte) sono scoppiati contemporaneamente intorno alle 13 di martedì 30 Maggio, hanno entrambi trovato subito alimento nel vento di ponente levatosi un paio d'ore prima ed hanno messo a dura prova la complessiva macchina dell'antincendio. Sulle cause dei due roghi si sta ancora indagando ma se per l'incendio di Pomonte (che aveva fatto preoccupare soprattutto per la sua contiguità alla struttura della palestra) si potrebbe anche ipotizzare l'origine in un imprudente abbruciamento di stoppie, per quello del versante orientale (che ha determinato pure il temporaneo sgombero di alcune abitazioni lambite dalle fiamme) non si esclude, vista una almeno apparente pluralità dei punti d'innesco, l'origine dolosa. Abbiamo seguito direttamente in fasi diverse le operazioni di spengimento per le quali sono stati impegnati oltre le "consuete" componenti della task force di terra (Vigili del Fuoco, Corpo Forestale, Gruppi di Protezione Civile, Forestali della Comunità Montana e Forze dell'Ordine) anche due elicotteri ed un Canadair. Al Padreterno abbiamo vissuto fasi molto concitate mentre le fiamme si estendevano rapidamente sulla collina a valle della strada provinciale e si avvicinavano ad un gruppo di case occupate soprattutto da turisti ma anche da residenti che per prima cosa ci hanno chiesto di scrivere che reclamavano la presenza di un'autobotte dislocata nel versante. "Per quanto presto facciano - ci diceva un privato che partecipava alle operazioni bagnando l'area circostante all'edificio - ci vuole almeno mezz'ora perchè un autobotte arrivi da Portoferraio". Preoccupati i turisti che si preparavano a sgombrare mentre le autobotti dei pompieri che stavano operando in quel momento al Padreterno erano due. Poi l'incendio iniziava a essere posto sotto controllo e mentre si attendeva l'arrivo del primo elicottero ci spostavamo quaranta chilometri ad est a Pomonte, dove dalle radio degli operatori avevamo sentito una voce che parlava di un fronte di fuoco di 150/200 metri. Ed avvicinandoci al versante occidentale iniziavamo, dalle nuvole di fumo che si vedevano levarsi oltre San Piero, che l'incendio era davvero rilevante. All'arrivo si notava che il fuoco, scoppiato proprio vicino alla palestra aveva risalito in verticale la Valle in direzione del Monte San Bartolommeo. Per fortuna le fiamme si dirigevano verzo una zona sassosa con poca e bassa vegetazione, ma erano state contenute sul lato ovest (dove sorge l'abitato) e sul lato est verso il Poio dove c'è vegetazione di maggior pregio e dove fermare il fuoco sarebbe risultato assai più problematico. Dal basso operatori professionisti e volontari che si erano inerpicati sullo scosceso versante, stendendo per quanto potevano le manichette dell'acqua, apparivano davvero minuscoli. In quel momento (erano passate le 14) erano già state scaricate sul fuoco più di diecimila litri d'acqua e si attendeva l'arrivo dell'elicottero. Apprendevamo che se nessuna persona né abitazione aveva subito danni, a rischiare di finire arrosto erano stati due cani il cui ricovero era proprio nella zona percorsa dalle fiamme e che erano stati salvati all'ultimo momento all'intervento di un esercente, Giampiero Costa. Nel frattempo arrivavano altri volontari a supportare quelli che stavano già sul fronte dell'incendio nel difficile compito di abbattere i focolai residui per evitare ripartenze delle fiamme in direzioni diverse. L'arrivo del primo elicottero, un mezzo proveniente da Lucca, in grado di operare con una "benna" di limitate capacità e quindi di gettare sulle fiamme non moltissima acqua, era comunque salutato con sollievo da quanti stavano in basso ed in alto nella valle annerita, di lì a non molto comunque a pestare più duro sul fuoco di Pomonte erano l'elicottero "titolare" della regione ed il più potente Canadair. Circa le stime dei danni di questa giornata elbana tra due fuochi non abbiamo raccolto indicazioni precise, ma si ragionerà in ettari di territorio percorso dagli incendi, e non è una buona notizia.


Incendio Padreterno maggio 2006 1

Incendio Padreterno maggio 2006 1

incendio padreterno maggio 2006 2

incendio padreterno maggio 2006 2

Incendio Pomonte Maggio 2006 2

Incendio Pomonte Maggio 2006 2

Incendio Pomonte Maggio 2006 1

Incendio Pomonte Maggio 2006 1

incendio pomonte maggio 2006 3 canadai

incendio pomonte maggio 2006 3 canadai