“Le persone di sinistra hanno votato a destra perché la sinistra non c’è” . E’ la sintesi di Elvio Diversi, ex sindaco di centro sinistra di Rio Marina, che non nasconde di aver appoggiato la lista Bosi. E’ lo strano caso di Rio Marina. “Siamo tutti comunisti – si lamenta la signora Giovanna Gorelli, Evi per i compaesani, che si è messa inutilmente un grappolo di corni rossi come orecchini, – ma vince la destra”. Bosi non ha vinto, ha stravinto. Ha sorpassato in folle il candidato del centro sinistra Fabrizio Antonini. Nella sezione dei Ds del paese si annusava la sconfitta da tempo, uno degli obiettivi era fare meglio del 2001, cioè far retrocedere Bosi dal 71% delle passate elezioni. Si è sfiorato il 72%, e tutti sono ammutoliti. Nelle precedenti elezioni politiche, tra Camera e Senato, Rio Marina si era invece divisa perfettamente a metà tra destra e sinistra. Mario Giannullo, segretario di zona dei Ds, tenta un’analisi a caldo. “Non siamo stati capaci di far passare il nostro messaggio. Per l’elettorato non siamo ancora credibili”. Lo scontro si è concentrato sulle persone. Francesco Bosi, il sottosegretario uscente, ma ancora senatore con l’elicottero, ha ridato tranquillità al paese, uscito dall’ultimo governo di centro sinistra con un commissariamento. Fabrizio Antonini, fratello dell’allora sindaco Roberto Antonini costretto a dimettersi per i fatti della spiaggia del Cavo, ha evocato troppo da vicino quel disastro politico e ambientale. Forse è vero che la sinistra non è più capace di stare a sinistra. Sul progetto del villaggio- paese di Rio, sul tentativo di rimediare al disastro della spiaggia del Cavo, destra e sinistra hanno votato insieme. Tanto vale continuare con Bosi. “Sarò il sindaco di tutti”, ha detto. Una sacrosanta verità. Appena riconfermato con un risultato quasi tennistico, Bosi scende in piazza, abbraccia e bacia tutti, poi sale disinvoltamente sulla fontana tra gli applausi. “Quando si lavora duramente come si è fatto noi – ha dichiarato - arrivano i riconoscimenti. Puntavo sull’intelligenza degli elettori che infatti sono riusciti a distinguere la propaganda dall’informazione. Credo che questa sia una lezione di vita: lavorare duro paga. La politica non è la conquista del palazzo, sono arrivate da fuori schiere di conquistadores, ma la politica è fare il bene della città.” Bosi però ammicca al ministro Fabio Mussi, capolista del centro sinistra: “Spero che Mussi faccia il consigliere e che ci dia una mano, lo attendiamo a lavorare per Rio Marina”. Danilo Alessi, presidente della Comunità Montana, con un orecchio ai risultati di Capraia che riconfermano il centro destra, così commenta la giornata: “E’ stato un voto personalizzato, si è rinnovata la fiducia a Bosi. Sebbene Antonini sia residente è stato visto forse come un candidato di ritorno”. In ultimo Fabrizio Antonini, amareggiato, consolato dagli amici della sezione dei Ds: “non lo so dove abbiamo sbagliato, non abbiamo mai lavorato così tanto”.
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