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«Il Parco nazionale dell´Arcipelago? Un laboratorio a cielo aperto»

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 26 maggio 2006

Prima uscita pubblica, in occasione della settimana europea dei parchi, del commissario del parco nazionale dell’Arcipelago toscano, Emilio Brogi, che ha scelto le giornate di valorizzazione e promozione del patrimonio territoriale dell’area protetta, per chiarire il suo (contestato) ruolo nella gestione del parco. «Ho trovato – ha detto – una disponibilità ed un’apertura importanti e che mi hanno dato coraggio. Anche se il mio è un incarico a termine (il suo mandato scade il prossimo 12 giugno n.d.r.), intendo onorarlo nella maniera migliore possibile». Poi Brogi è passato ad illustrare il senso dell’iniziativa: «La settimana dei parchi è l’occasione per capire a che punto siamo con le aree protette. Questa iniziativa vuole essere un momento di incontro e confronto – ha sottolineato il commissario – Il problema dei parchi va affrontato a livello globale, al di la dei confini di regioni, province e comuni». Poi il commissario, nominato dall’ex Matteoli dopo che una sentenza della Corte costituzionale aveva reso nulla la nomina del suo predecessore Ruggero Barbetti, ha fatto un’apertura di credito alla società civile: «le associazioni di volontariato hanno svolto un forte ruolo di sussidiarietà – ha affermato – senza il quale sarebbe stato difficile ottenere i risultati che hanno fatto crescere i parchi. Oggi, grazie alla nuova sensibilità ambientale, è diventata importante la prevenzione, che si ottiene puntando sull’educazione ambientale». Partendo da queste considerazioni Brogi ha chiuso indicando una linea per il futuro dell’area protetta: «il parco dell’Arcipelago deve diventare un laboratorio a cielo aperto, dove scuole ed università si recano sul territorio ed in mezzo alla natura per vedere e conoscere quello che studiano in classe». www.greenreport.it


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