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Naregno: Il sindaco Paolo Ballerini risponde a Luca Bartolini

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : giovedì, 25 maggio 2006

Il commento. “Il buon senso sembra sia il bene meglio distribuito al mondo. Tutti dicono che ne hanno. La furbizia invece è di pochi, sempre i soliti noti”. Sceglie toni amari il sindaco di Capoliveri Paolo Ballerini per commentare la “lectio brevis” di tutela del territorio proferita da un ambientalista outsider come Luca Bartolini e riportata dalla stampa in merito al progetto della messa in sicurezza dei fossi delle Conce e delle Cavalacce a Naregno, votato a larga maggioranza in sede di consiglio comunale due settimane or sono. “Il signor Bartolini si dichiara ambientalista a parole, ma non agisce così nella pratica. O quantomeno deve essere stato convertito alle ragioni di tutela del territorio molto di recente” osserva Ballerini. La memoria va ad una interpellanza della minoranza del 1995 con cui si chiedevano all’amministrazione in carica chiarimenti su concessioni edilizie rilasciate a breve distanza dal fosso delle Conce. “Quale risposta fu data dall’amministrazione allora in carica? Dov’era allora la coscienza ambientalista dell’imprenditore? Dov’era quando si cementificava l’alveo del fosso? Dov’era quando alcuni anni fa si realizzava la strada fronte mare? Dov’era quando pochi mesi or sono si discuteva pubblicamente di varianti di progetto per la messa in sicurezza dei fossi dopo la drammatica alluvione del 2002? Sembra addirittura che qualcuno cerchi di trasportare il fosso dalla sua sede naturale in un altro territorio. ‘Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra?’ (‘Fino a quando, Catilina, abuserai della nostra pazienza?’)”. “I problemi sul campo – conclude il sindaco Ballerini - sono diversi e vanno divisi. Una cosa è parlare della messa in sicurezza dei fossi, che sulla scorta dell’alluvione hanno creato danni e spreco di soldi, un’altra cosa è parlare di ripascimento. Che ci sia un problema di erosione a Naregno è evidente a tutti. Bisognerà prima cercarne le cause e poi valutare se possono essere mitigate con il consenso di tutti. A questo proposito l’amministrazione di Capoliveri ha già disposto uno studio di fattibilità sul riassetto della viabilità. Ancora una volta: dov’era la sensibilità verde di Luca Bartolini quando pochi anni or sono si realizzava il passaggio macchine che ha accorciato la splendida spiaggia di Naregno?” Le ragioni del progetto e le opere previste. Parlano i tecnici. Entrando nel merito della scelta adottata, l’amministrazione di Capoliveri fa parlare i tecnici attraverso la relazione illustrativa del progetto, che, si ricorda, fu concordato con tutti i soggetti interessati (residenti, tecnici, amministratori, proprietari, operatori turistici) che parteciparono a quattro pubbliche riunioni durante le quali furono illustrate versioni alternative. Dalle carte che ripercorrono le fasi progettuali, un dato emerge con chiarezza: “Una di queste riguardava l’individuazione di un percorso alternativo per il deflusso delle acque del fosso, ma tale ipotesi fu presto abbandonata per l’impossibilità di reperire il consenso di coloro che avrebbero dovuto cedere aree per la costruzione della nuova sede fluviale. Le problematiche urbanistiche ed ambientali legate a tale ipotesi e le complesse procedure di esproprio avrebbero posto serie difficoltà all’esecuzione delle opere. (…) Sulla scorta di valutazioni incrociate – scrivono i tecnici -, l’unica soluzione percorribile è risultata quella di separare nettamente la viabilità dal corso d’acqua e di procedere ad individuare un’ipotesi migliorativa. Si è scelto così di procedere all’allargamento dell’attuale corridoio “alveo-strada” che sarà possibile espropriando i terreni adiacenti al corso d’acqua, procedendo, per quanto tecnicamente possibile, parimenti sia in destra che in sinistra idraulica (circa mt. 1.5-2 per parte). (…) L’alveo sarà ridefinito con muri arginali di contenimento del corso d’acqua, realizzati con pietra locale, la cui altezza, pari, nel punto più alto, a mt. 2.50 dal fondo dell’alveo e a mt. 1.7 dal piano di campagna, è determinata dalla necessità di rispettare i franchi di sicurezza previsti dalla vigente normativa. (…) Il fondo dell’alveo sarà liberato e ripulito dall’attuale manto asfaltato e sarà sistemato utilizzando il conglomerato ambientale. Questo intervento conferirà un aspetto naturale al fondo, garantendone al tempo stesso un’idonea scorrevolezza idraulica per consentire un corretto deflusso delle portate. Inoltre la sede centrale dell’alveo sarà lievemente depressa e rivestita in legname. I muri arginali avranno una struttura in cemento armato per ottenere la necessaria stabilità. In corrispondenza del lato fosso saranno rivestiti di pietra locale. In corrispondenza della strada, le murature saranno abbellite da vegetazione autoctona. (…) Queste opere sono state apprezzate dalla Sovrintendenza, che ha espresso parere favorevole al progetto così come l’Ente Parco, la Comunità Montana, la Provincia, l’URTTA (Ufficio regionale Tutela Territorio e Acqua di Livorno), l’Autorità di Bacino, la Capitaneria di Porto, il Genio Civile Opere Marittime, la Prefettura, l’Agenzia del Demanio, il Ministero dell’Ambiente, il D.G. Politiche Territoriali ed Ambientali della Regione Toscana, il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Toscana. (…) La nuova strada, che, partendo dal litorale passerà in sinistra idraulica e si ricongiungerà all’attuale viabilità, dovrà attraversare il corso d’acqua nei pressi della cabina Enel e dell’Hotel Anfora. Sono previste misure di mitigazione dell’impatto paesaggistico con elementi di arredo verde. Sono previsti inoltre interventi a monte dell’abitato, quali la risagomatura delle sezioni a monte del tratto attualmente intubato, la realizzazione di vasche di sedimentazione, la risagomatura e il rivestimento dei due impluvi che danno origine al fosso delle Conce e sarà stabilizzata la sponda in frana nella parte collinare del bacino”.


Paolo Ballerini Capoliveri

Paolo Ballerini Capoliveri