L'immagine che proponiamo ai nostri lettori documenta i lavori di ripascimento della spiaggia di Seccheto iniziati lunedì 15 maggio ed ormai pressochè terminati. L'operazione, gestita dall'Amministrazione Comunale di Campo nell'Elba grazie a finanziamento regionale, ha comportato il pescaggio di una notevolissima quantità di sabbia (25.000 metri cubi) da banchi distanti dalla costa, e l'omogeneo spargimento del materiale su tutto il litorale del Seccheto. Il lavoro (che verrà replicato anche a Cavoli) aveva trovato la piena approvazione degli operatori turistici e dei residenti che anzi lo avevano da tempo sollecitato, ed i suoi risultati sembrano davvero molto buoni. "Si è rivista la spiaggia di 40/50 anni fa - ci dicono - sia per estensione che si è riguadagnata al mare che per il colore che è tornato ad essere quello di una volta". Il materiale pescato infatti è quello quarzifero a grossa granulometria, la bella sabbia prodotta dalla secolare macinazione da parte degli eventi atmosferici dei graniti del Capanne, quella confortevole, perchè non si attacca addosso al bagnante, entrando fastidiosamente tra le più ascose pieghe, e per questo insignita dagli isolani del nobile titolo di "sabbione" o anche semplicemente "sabbia"; quella più fine e polverosa, assai meno pregiata, i nativi infatti la chiamano "rena" che è (balnearmente) proprio tutto un altro paio di maniche.
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