L’area marina protetta dell’arcipelago toscano continua a muovere significativi passi avanti. Nel convegno di venerdì a Portoferraio Leonardo Tunesi, in rappresentanza dell’Icram, l’Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare, ha illustrato gli studi commissionati all’istituto dal Ministero dell’ambiente. «Abbiamo svolto – ha spiegato – approfondimenti su alcune componenti ambientali per alcuni siti soprattutto dell’Elba, dal momento che ci è stato richiesto di fare studi solo per alcune zone con una pianificazione di dettaglio su fondali mobili a 50 metri di profondità». L’Icram ha effettuato uno studio sulla fauna ittica con censimenti in immersione in collaborazione con l’Università di Pisa in 19 unità costiere subomogenee, per un totale di 100 immersioni e 152 percorsi. «Entro la fine dell’anno – ha assicurato Tunesi - gli studi saranno consegnati al Ministero dell’ambiente, dopo di che partirà il processo di pianificazione». Una fase, questa, che prevede l’interlocuzione con le amministrazioni pubbliche e le comunità locali per giungere all’istituzione dell’area marina protetta ed alla proposta di zonazione. www.greenreport.it
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