Legambiente: soddisfazione per il fotovoltaico
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : sabato, 20 maggio 2006
Un diluvio di domande per installare pannelli fotovoltaici, oltre 1.300MW di impianti proposti in otto mesi con oltre 22.000 domande. “Un risultato straordinario che supera qualsiasi previsione anche ottimistica per un settore che alcuni continuano a considerare marginale”. Questo il commento di Legambiente sui dati che riguardano il solare Fotovoltaico in Italia. Francesco Ferrante, direttore generale dell’associazione e Senatore dell’Ulivo che ha presentato un’interrogazione rivolta ai ministri Bersani e Pecoraro, lancia anche un allarme rispetto alla prospettiva del settore: “I fondi sono già esauriti ed è come se tenessimo ferme quasi due centrali termolettriche tradizionali di media potenza: uno spreco industriale intollerabile”. Il Provvedimento approvato dal precedente governo fissa infatti un limite annuo di 85MW (di cui 60 MW per impianti di taglia inferiore ai 50 kW e di 25 MW per gli impianti di taglia superiore) che di fatto ha già bloccato il sistema. “Chiediamo al nuovo Governo di intervenire subito e rifinanziare il provvedimento per dare prospettiva allo sviluppo delle rinnovabili in Italia, – si legge nell’interrogazione di Ferrante - ma occorre anche intervenire sugli evidenti errori che ci sono nel Decreto e che rischiano di fermare una prospettiva di innovazione energetica, industriale, ambientale”. Per Legambiente il successo degli incentivi mostra come il mercato sia oggi maturo e pronto a investire nel settore. L’associazione ambientalista propone di rivedere il sistema delle tariffe seguendo fino in fondo l’esempio di grande successo della Germania - che nel 2005 ha visto installare oltre 800MW fotovoltaici – premiando con tariffe vantaggiose soprattutto i tetti solari e rivedendo periodicamente gli incentivi per i nuovi impianti in funzione della direzione che si vuole dare allo sviluppo del settore. In questo modo si può evitare di ripetere l’errore di questi mesi con migliaia di domande presentate per la preoccupazione che dopo le scadenza previste si fermino gli incentivi. Inoltre occorre rivedere il sistema di incentivi perché i progetti presentati al GRTN riguardano per l’80 % centrali di grande taglia ( tra 800 kW e 1 MW per oltre 1000MW di domande presentate) e media taglia a terra. Troppo pochi sono invece i “tetti solari” ossia gli impianti che soddisfano direttamente dai tetti i fabbisogni di case, aziende, edifici pubblici. Questo perché il nuovo sistema di incentivi in conto energia – che garantisce per 20 anni una tariffa fissa per l’elettricità prodotta – premia fin troppo i grandi impianti e non aiuta la diffusione dei più efficienti e compatibili impianti di piccola e media dimensione sui tetti (come invece avviene in Germania) che soddisfano direttamente i fabbisogni di case, uffici, aziende a causa di un meccanismo tariffario e di procedure di istallazione troppo complicate. “Pur riconoscendo la necessità di incentivare anche i grandi attori del mercato dell’energia a investire nel fotovoltaico, – ha dichiarato Ferrante – premiare grandi impianti con le stesse tariffe tedesche ma con un soleggiamento molto più favorevole è stato un regalo eccessivo. Soprattutto perché non lancia un messaggio agli operatori di orientamento verso un abbattimento progressivo dei costi della tecnologia verso un economia di mercato per il fotovoltaico. Al contrario puntare sui tetti solari diffusi consentirebbe di evitare speculazioni da parte di chi propone centrali arlecchino fatte di decine di piccoli impianti contigui e si aiuta l’integrazione in edilizia del fotovoltaico che può aprire opportunità straordinarie di nuova occupazione e di recupero bioclimatico dell’edilizia italiana. L’aver introdotto poi – conclude il direttore generale di Legambiente - una tempistica a bando (quattro mesi l’anno per presentare le domande), stimola istericamente gli operatori che hanno presentato migliaia di proposte per la paura di veder esaurire gli incentivi”.
campo pannelli fotovoltaici