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Lettera aperta al sindaco di Campo: perché una veranda in via Roma?

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 20 maggio 2006

Egregio Signor Sindaco del Comune di Campo nell’Elba, Le scrivo pubblicamente, dopo averlo fatto privatamente, per sottoporre all’attenzione dell’opinione pubblica campese un fatto che può rappresentare un punto di non ritorno per la riqualificazione architettonica dei paesi del campese, avviata e compiuta dalle sue amministrazioni. Il fatto che mi induce a scrivere è l’installazione di una veranda rigida lignea in via Roma su suolo pubblico per la somministrazione di cibi e bevande. Tale via, come la sua prosecuzione via Marconi e traverse, sono state oggetto di grandi investimenti negli ultimi anni: nuovo arredo urbano con lampioni, ringhiere e cestini dei rifiuti in colori e forme coordinati tra loro. Nuova pavimentazione in granito e nuovi marciapiedi rifiniti con cordoli e piccole mattonelle di granito per richiamare il tradizionale materiale di costruzione del campese che orna molti portoni e scalini d’ingresso delle abitazioni e negozi locali. Nel programma della sua amministrazione c’era proprio la riqualificazione architettonica dei paesi, riqualificazione che si estendeva ovviamente anche alla fruizione degli spazi pubblici. Le vie intese come luoghi aperti dove passeggiare diventando quasi l’attrattiva per venirci sia per il residente che per il turista. E’ indubbio che il singolo commerciante possa trarre giovamento dall’utilizzo di una porzione di suolo pubblico per esercitare la propria attività. Però la linea generale individuata dalla sua amministrazione era di volere utilizzare le vie come spazi aperti capaci di attrarre e invitare al passeggio con il fine di creare un potenziale valore aggiunto alla capacità di attrarre turismo oltre a offrire alla cittadinanza residente vie belle e vivibili. Questa concessione edilizia di veranda lignea creerà un precedente antitetico con le premesse del progetto di riqualificazione urbanistica e indurrà altri a fare analoga richiesta andando a detrimento dell’indirizzo generale scelto per riqualificare il tessuto urbano. Tutti i bar del paese che utilizzano suolo pubblico hanno sino ad oggi adottato una linea di azione a basso impatto visivo con fioriere, tendaggi e ombrelloni che non creano ostacoli ”solidi” alla vista e meno impattanti esteticamente, soluzione che ha pemesso loro di lavorare senza togliere “luce” e “visibilità” ai palazzi, le strade e al proprio vicino di attività che così non viene nascosto dalle strutture altrui che prima non c’erano. La forza di un’amministrazione è quella di scegliere linee di azione, portarle avanti con la condivisione dei cittadini, peraltro in questo caso ampiamente trovata, e spiegare le ragioni di tali scelte di indirizzo già apprezzate e funzionali a chi non le avesse ancora capite o accettate. Tutto ciò era ben esplicitato nei vostri programmi elettorali che hanno permesso ben 2 legislature al suo esecutivo, 3 considerando anche la funzione di vice Sindaco ricoperta nella precedente amministrazione Pertici, e a chi non piace un programma pubblicizzato e poi votato non resta che adattarsi alle linee di indirizzo generale da Lei proposte e poi evidentemente accettate e premiate da elezioni democratiche. Resto, non unico in paese, in attesa di una risposta logica a tali spiacevoli incongruenze di propositi e azione. Distinti saluti


campo panorama

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