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Fondi per l'infanzia: la Provincia penalizza l'Elba

Scritto da : Daniele Palmieri
Pubblicato in data : venerdì, 19 maggio 2006

Al termine della seduta della Conferenza zonale per l'istruzione, il presidente Palmieri e la vicepresidente Simonetta Simoni (assessore del Comune di Rio Elba) hanno presentato alla stampa il nuovo Piano Educativo ed i progetti approvati per il riparto delle risorse destinate dalla Regione Toscana alla c.d. "educazione non formale" per l'infanzia, l'adolescena e i giovani. Di fatto, poco di nuovo rispetto a quanto già esiste sull'Elba, non certo per la mancanza di idee o perchè sull'isola non ci sia bisogno di attivare servizi. Il problema nasce dalla sonora riduzione delle risorse finanziarie disponibili, un taglio del 70% in media rispetto agli ultimi anni ripartito tra un -36% per i fondi legati ai costi di gestione ed un sonante -92% per quelli destinati agli investimenti. In cifre, solo 5.800 euro da investire rispetto ai 72.000 dell'anno passato. Una cifra poco più che simbolica che non permetterà l'apertura di nessun nuovo servizio. I fondi regionali sono arrivati alla Provincia di Livorno, che è l'ente che deve poi ripartirli tra le quattro zone del territorio, sono stati decurtati del 36% per la gestione e del 4% per gli investimenti. "Il 3 maggio siamo stati convocati a Livorno dalla vice presidente Giuntini per discutere i criteri di riparto dei fondi -ha affermato Palmieri- ma ci siano trovati davanti ad una tabella preconfezionata nella quale Livorno e la Val di Cornia prendevano tutto e l'Elba e la zona cecinese ricevevano ben poco". Quello che più brucia, lo si capisce dalle parole dell'assessore Simoni, è proprio il fatto di non aver avuto la reale possibilità di discutere.Un atteggiamento di chiusura totale, quasi di sberleffo per i tre comuni elbani presenti. "Monica Giuntini ci ha fatto presente -sottolinea Palmieri- che l'isola aveva avuto negli anni passati ben più delle altre zone e che quindi quest'anno era necessario mostrare un senso di mutua solidarietà. Abbiamo dichiarato che c'era la nostra più ampia disponibilità a riconoscere questa logica, ma che comunque non si poteva basarsi come unico criterio di riparto sulle liste di attesa, essendo chiaro che questo parametro è assurdo". Palmieri e Simoni hanno fatto l'esempio dei comuni che non hanno alcun servizio: le liste sono inesistenti,non per questo non servono nuovi servizi, tutt'altro. "Non è stata accettata nessuna delle nostre proposte - ha affermato Simoni - non abbiamo potuto far altro che prendere atto delle decisioni evidentemente già concordate senza di noi e dichiarare il nostro sconcerto". Gli otto cumuni elbani presenti alla seduta della conferenza zonale hanno concordato un documento politico da inoltrare nei prossimi giorni al Presidente Kutufà e alla Regione per protestare riguardo ai tagli. Nel documento ci sarà un esplicito riferimento alla forte contraddizione tra le affermazioni politiche del presidente Kutufà rigardanti la sua massima attenzione per i problemi elbani ed il reale comportamento dell'ente livornese.Tutti e otto i comuni d'accordo su questo, un dato politico importante per la sempre più traballante giunta provinciale.


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