Ho partecipato con tanti altri cittadini alla manifestazione di presentazione della lista di centrosinistra a Rio Marina, Lavoro e progresso. E’ stata forte la percezione che l’esito di questa competizione elettorale sia in collegamento con varie poste politiche elbane, oltre quella ovvia di chi condurrà l’amministrazione comunale di Rio Marina nella prossima legislatura. A questo proposito qualcuno, nel resocontare giornalisticamente la manifestazione, ha messo in evidenza la forte politicizzazione data, nella manifestazione, al confronto elettorale, sia per i contenuti del discorso del candidato Sindaco F.Antonini, sia per la presenza e l’intervento dell’On. Fabio Mussi. Credo che sia una interpretazione, che se pur corretta, pecca di parzialità non avendo colto gli aspetti di politica locale importanti emersi proprio nella presentazione della Lista. Di essa ha colpito molto e positivamente la forza unitaria e la volontà positiva che la anima, in particolare quella di volersi riappropriare di un futuro più certo per Rio Marina e per l’insieme del versante ex minerario, di uno “sviluppo” che poggi finalmente su fondamenta solide e durature, con un lavoro stabile e sicuro e una economia che sappia valorizzare pienamente le risorse locali, rendendole produttive e compatibili con la tutela ambientale e sociale. Si tratta di uscire veramente e definitivamente dalla depressione economica successiva alla chiusura delle miniere. L’attuale amministrazione ha forse fallito proprio in questo, non facendo uscire Rio Marina ed il versante dalla precarietà ed insicurezza verso il futuro: si è limitata a operazioni di “riverniciatura” e cosmetica (arredi urbani, ristrutturazioni, imbiancature e pavimentazioni varie) che, se pur necessarie e doverose, non hanno inciso sull’economia reale del versante. Siamo ancora lontani da politiche strutturali ed infrastrutturali che possano effettivamente avviare una concreta riconversione economica in senso turistico, agevolando le esigenze e le vocazioni locali: il risanamento ambientale e naturalistico, le infrastrutture portuali per fini diportistici e di collegamento, il sostegno al parco minerario ed al prestigioso patrimonio scientifico e naturale del comprensorio minerario, le tradizioni culturali ed i beni artistici. Politiche che rappresentano la sola via di rilancio per la crescita anche di un economia, cosiddetta indotta, dei servizi commerciali, turistico/ricettivi e artigianali. Questo è stato un punto centrale degli interventi della candidata Scappini e del candidato Sindaco. Si è detto appunto che si è voluto politicizzare da parte del centrosinistra il confronto elettorale. Ma non poteva essere diversamente dal momento che tutta la vicenda di questi ultimi sette anni a Rio Marina ed all’Elba è stata caratterizzata proprio, per responsabilità politiche del centrodestra, da una controproducente, sproporzionata ed inutile presenza del governo nazionale, con le azioni che hanno animato i due “nazionali”, Sottosegretario e Ministro: Bosi e Matteoli. Azioni che hanno isolato l’Elba dal contesto Toscano e Provinciale, che hanno creato tensioni e divisioni istituzionali con la Regione Toscana, tra i Comuni elbani stessi, indebolendone il ruolo e la capacità propositiva. Il continuo commissariamento del Parco Nazionale, con la paralisi istituzionale che ne è derivata; la scelta, poi rientrata, di usare il compendio minerario come un qualsiasi bene alienabile per far cassa, sono stati atti emblematici di come Bosi, Matteoli ed il governo di centrodestra, guardassero all’Elba e a Rio Marina: una subordinazione degli interessi delle popolazioni locali all’occupazione correntizia di posti di poteri, per politiche clientelari o per semplici manovre contabili di ripiano finanziario. Dobbiamo riconoscere anche all’on. F.Mussi l’impegno diretto ed assiduo a contrastare politicamente e parlamentarmente questi disastrosi disegni e questi due “personaggi” ed è stato importante aver rappresentato nella lista, con la sua presenza, questo impegno e questa battaglia, sancendo la volontà di chiudere questa parentesi e di riaprire una fase nuova, per i rapporti tra le istituzioni locali, regionali e nazionali e per restituire dignità al Parco nazionale, senza farlo essere un feudo al servizio di interessi di partito. Da questo punto, dalla scesa in campo di questa lista, può riprendere con forza la fiducia e la speranza in un cambiamento possibile e realistico, proprio perché si è voluto fare affidamento ad una forte presenza di forze giovani e di una qualificata ed ampia presenza femminile e dall’altra, alle forze del centrosinistra che più coerentemente e assiduamente hanno sostenuto in questi anni queste battaglie.
mussi frias