Stendendo un'opera che nei secoli risulterà essenziale per la comprensione della nostra società nazionale: "Fantastici Italiani", il pensatore Raul Casadei scrisse: "Però la cosa più importante - è la partita del pallone". Il calciocentrismo dichiarato dal grande filosofo romagnolo spiega perchè negli ultimi giorni molti induividui (in genere di sesso maschile) si aggirano con una espressione di dolore (modello: ho le emorroidi e m'è morta la socera e peggio ancora il gatto) ora che è conclamato i reggitori dei destini di tutti i carciofili del bel paese l'hanno poliennalmente presi bene bene pel culo vendendogli partite finte. Costoro che impiegavano una buona parte del loro tempo in discussioni sull'astragalo di Del Piero e sul metatarso di Emerson sono ormai orfani di fede. Ma in tutta questa mosciura una cosa divertente la dobbiamo registrare. Lui, il disarcionato non si è fatto scappare l'occasione ed ha tuonato: "Esigiamo che ci vengasno restituiti due scudetti che ci hanno fatto perdere!" e lo ha detto con lo stesso tono con cui si poteva rivolgere alla Francia per dire: "Esigiamo che ci restituite Nizza e la Savoia!" Ma sì dategli retta, ridategli gli scudetti che chiede e anche qualche altro, e preghiamo anche nella speranza che si riappassioni al calcio, alle donnine con le puppe grosse, diamogli le licenze per altre sette ville, doniamo un tir di bandane, depenalizziamo tutti i reati finanziari, assolviamo Previti, facciamo qualsiasi cosa per renderlo felice, ma lontano dalla politica, che non ci rompa più i coglioni.