Il consiglio comunale di Portoferraio ha approvato all’unanimità un ordine del giorno sulla gestione del ciclo dei rifiuti dell’Elba «che si presenta con elementi di forte criticità e di preoccupante gravità dovute alla sua mancata messa a regime». L’odg ricorda che la difficile situazione «è determinata soprattutto dallo stato di attuazione degli interventi sugli impianti, sia dovuta ai ritardi del Comune di Campo nell’Elba nella definizione e presentazione alla provincia di Livorno del progetto di ampliamento della discarica di Literno sia per il blocco dei lavori di revamping all’impianto del Buraccio per la mancata erogazione dei fondi Dupim del ministero degli interni». Questo comporta l’intero smaltimento in continente con un maggior aggravio di costi calcolato nella misura di circa un 30%, il quale si scarica in misura ormai non più sopportabile sui cittadini elbani e sul sistema delle imprese. La difficile situazione finanziaria e patrimoniale dell’Esa, è dovuta se condo il consiglio comunale di Portoferraio «ad una massa considerevole di crediti per i servizi resi ai comuni in base ai contratti di servizio sottoscritti con situazioni particolarmente gravi verso alcuni comuni elbani, mentre è divenuto ormai assolutamente inderogabile portare a compimento il processo di ricapitalizzazione della società sulla base degli indirizzi e dei documenti già da mesi all’attenzione di tutte le amministrazioni comunali al fine di rendere più consistente il patrimonio di Esa spa e di una più equa e forte assunzione di responsabilità da parte di tutti i comuni». Per il comune dall’emergenza rifiuti dell’Elba «si esce anche predisponendosi ad azioni più impegnative tendenti ad ottenere risultati più importanti sul fronte delle raccolte differenziate, della riduzione della produzione di rifiuti, dell’educazione ambientale in vista della realizzazione all’Elba di un vero distretto di qualità». Poi i consiglieri portoferraiesi fissano indirizzi, obiettivi e priorità: definire in tempi brevissimi gli interventi sugli impianti (discarica di Literno e impianto del Buraccio) per averli a regime entro la prima metà del 2007. Adesione al “distretto di qualità” per l’Elba indicato dalla Regione, ma anche «una pressante richiesta di sostenere il sistema elbano dei rifiuti in questo delicato e difficile passaggio, anche in termini economici, attraverso le forme tecniche possibili, ad esempio sospensione pagamento della ecotassa, contributi per il trasporto in continente dei rifiuti...». Richiamo agli altri comuni elbani al dovere «di definire i rapporti economico/finanziari con la società Esa inserendo nei propri bilanci le risorse necessarie per coprire i costi derivanti dai contratti di servizio con le società. Definire entro la fine dell’anno «il percorso tecnico-amministrativo, già prospettato, per ottenere la ricapitalizzazione della società Esa spa da parte dei Comuni elbani e ridistribuire la quota azionaria della società come già ampiamente concordato tra le Amministrazioni Comunali che superi finalmente la anomala situazione attuale che vede il Comune di Portoferraio al 99,70% e tutti gli altri comuni insieme allo 0,30%». www.greenreport.it
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