Il matrimonio s’ha da fare, nonostante mazze da baseball e processi per direttissima. Tutto era cominciato nella notte dell’11 aprile scorso a Marina di Campo quando il fidanzato esasperato per la decisone della sua promessa sposa di rimandare le nozze, l’aveva minacciata e colpita con una versione più sportiva e accessoriata dell’ obsoleto matterello. La ragazza aveva trovato scampo nella natia magione, mentre l’inopportuno battitore veniva tradotto in camera di sicurezza nella Caserma dei Carabinieri di Portoferraio, poi trasferito nel carcere di Porto Azzurro. La focosa storia d’amore diventava così materia del Giudice, di fronte al quale il ragazzo ventiquattrenne accompagnato dal suo legale ha patteggiato la pena per l’accusa di violenza, maltrattamenti e minacce : 3 mesi, convertiti in una sanzione pecuniaria di oltre 4000 euro. Questa volta era la legge ad imporre ai giovani promessi una attenta riflessione su un matrimonio che sembrava sempre più lontano. Ma una volta usciti dall’aula del Tribunale il giovane ha probabilmente voluto aggiungere altre parole a quelle del giudice. Incrociata la ragazza nel corridoio accompagnata da alcune amiche, ha chiesto di poterle parlare. La tensione accumulata, la notte di consiglio tra le mura spagnole, e i due giovani si sono abbracciati, i rancori si sono dissolti in lacrime, la promessa è stata rinnovata: le nozze sono confermate per il 18 maggio.