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Come usare responsabilmente il denaro?

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 maggio 2006

Nell’ambito dell’educazione alla legalità, si è svolto al Liceo Scientifico “Foresi” di Portoferraio un laboratorio sull’uso responsabile del denaro. Sono state coinvolte tre classi del secondo anno del biennio. L’attività nasce dalla collaborazione fra l’istituto scolastico, l’Associazione “Libera” Toscana e le cooperative sociali “Macramé” di Firenze e “Altamarea” di Portoferraio. Si tratta di un segmento di un più ampio progetto di dimensione regionale denominato “Senza resto” e che vede qauli partner i Comuni di Portoferraio e Capoliveri. “Senza resto” è incentrato sugli usi del denaro, sull’etica della responsabilità all’uso del denaro, sull’usura. Sono realtà importanti, soprattutto in un momneto in cui è fortemente avvertito il tema della legalità. Gli studenti, con i loro docenti, hanno partecipato in orario scolastico ad un itinerario laboratoriale che ha messo al centro il tema degli stili di vita, le “dipendenze”, il rapporto con il denaro. Prima insieme e poi divisi in gruppi, sono state sviluppate le diverse tematiche, puntando sugli elementi conoscitivi e anche simulando, per esempio, la gestione di un budget familiare. Al termine, ciascun gruppo ha espresso a tutti il risultato del lavoro, facendo uso di cartelloni. L’incontro si è concluso con la proiezione delle immagini dei diversi momenti del laboratorio. Gli studenti hanno manifestato interesse per l’attività, nella quale si sono progressivamente coinvolti, grazie alla bravura dei sette giovani operatori, e hanno mostrato di comprendere che la sfida della libertà si gioca sul terreno dell’autonomia responsabile. Probabilmente, uno sviluppo di questi temi verrà riproposto per il prossimo anno scolastico. E’ quanto si sono riproposti i docenti inseriti nel progetto, i proff. Catanorchi, Larini, Mazzei e il sottoscritto. Nunzio Marotti – insegnante ISIS “Foresi” di Portoferraio PS – Tra i materiali del laboratorio ho trovato il testo di Sud sound system (“radici della violenza”) che ritengo molto significativo e che trascrivo: Ma è l’ignoranza che crea la violenza …/ Guarda per la strada il ragazzo che non ha niente / abituato alla violenza del disprezzo della gente /poche strade ha per non essere un perdente / quella della violenza non gli costa proprio niente / con un’arma in mano acquista il rispetto della gente. / E’ l’ignoranza che crea l’intolleranza / di gente cieca e senza coscienza, / che è violenta ma non per esigenza / è solo vittima della sua stessa esistenza. / Giovane che mi ascolti non essere un violento / usa l’energia che hai per il bene che porti dentro / quello che è importante è solo il sentimento / dell’amore per se stessi e di tutto quello che c’è intorno. / Ma è l’ignoranza che crea l’intolleranza / di gente cieca e senza coscienza, / che è violenta ma non per esigenza / è solo vittima della sua stessa esistenza. L’attività nasce dalla collaborazione fra l’istituto scolastico, l’Associazione “Libera” Toscana e le cooperative sociali “Macramé” di Firenze e “Altamarea” di Portoferraio. Si tratta di un segmento di un più ampio progetto di dimensione regionale denominato “Senza resto” e che vede qauli partner i Comuni di Portoferraio e Capoliveri. “Senza resto” è incentrato sugli usi del denaro, sull’etica della responsabilità all’uso del denaro, sull’usura. Sono realtà importanti, soprattutto in un momneto in cui è fortemente avvertito il tema della legalità. Gli studenti, con i loro docenti, hanno partecipato in orario scolastico ad un itinerario laboratoriale che ha messo al centro il tema degli stili di vita, le “dipendenze”, il rapporto con il denaro. Prima insieme e poi divisi in gruppi, sono state sviluppate le diverse tematiche, puntando sugli elementi conoscitivi e anche simulando, per esempio, la gestione di un budget familiare. Al termine, ciascun gruppo ha espresso a tutti il risultato del lavoro, facendo uso di cartelloni. L’incontro si è concluso con la proiezione delle immagini dei diversi momenti del laboratorio. Gli studenti hanno manifestato interesse per l’attività, nella quale si sono progressivamente coinvolti, grazie alla bravura dei sette giovani operatori, e hanno mostrato di comprendere che la sfida della libertà si gioca sul terreno dell’autonomia responsabile. Probabilmente, uno sviluppo di questi temi verrà riproposto per il prossimo anno scolastico. E’ quanto si sono riproposti i docenti inseriti nel progetto, i proff. Catanorchi, Larini, Mazzei e il sottoscritto. PS – Tra i materiali del laboratorio ho trovato il testo di Sud sound system (“radici della violenza”) che ritengo molto significativo e che trascrivo: Ma è l’ignoranza che crea la violenza …/ Guarda per la strada il ragazzo che non ha niente / abituato alla violenza del disprezzo della gente /poche strade ha per non essere un perdente / quella della violenza non gli costa proprio niente / con un’arma in mano acquista il rispetto della gente. / E’ l’ignoranza che crea l’intolleranza / di gente cieca e senza coscienza, / che è violenta ma non per esigenza / è solo vittima della sua stessa esistenza. / Giovane che mi ascolti non essere un violento / usa l’energia che hai per il bene che porti dentro / quello che è importante è solo il sentimento / dell’amore per se stessi e di tutto quello che c’è intorno. / Ma è l’ignoranza che crea l’intolleranza / di gente cieca e senza coscienza, / che è violenta ma non per esigenza / è solo vittima della sua stessa esistenza.


Nunzio Marotti

Nunzio Marotti