Da Sabato 13 maggio le piazze del borgo di Pianosa sono intitolate alle vittime della mafia. L'iniziativa, promossa dalla Fondazione Caponnetto con l'adesione del Comune di Campo e degli altri Comuni elbani, ha visto la partecipazione del procuratore nazionale Antimafia Piero Grasso. "La mafia cerca di andare dov'è il potere - ha detto Grasso - e cerca di fare da intermediario nella gestione del potere, quindi bisogna stare molto attenti e molto in guardia in questo periodo di instabilità e di incertezza politica. Le antenne devono essere ben vigili" Una valutazione, quella di Grasso, che ribadisce l'intervento di venerdì del procuratore nazionale Antimafia al Forum nazionale contro la mafia a Firenze dove aveva ricordato che "bisogna che la politica faccia della lotta alla mafia un punto centrale, ma è anche necessario che la lotta alla mafia sia un impegno di massa". La manifestazione aveva avuto inizio con la intitolazione al "nonno" Antonino Caponnetto che fu il perno della Procura palermitana in una lunga stagione di lotta contro la mafia, di una piazza a Marina di Campo, alla presenza di Elisabetta Caponnetto la vedova del valoroso magistrato. Amministratori ed autorità si sono spostati poi a bordo del battello "Ulisse" 14 miglia di mare a Sud sull'Isola Piatta ex-supercarcere dove hanno compiuto una laica via crucis della memoria percorrendo le vie del borgo pianosino. Ad ogni angolo una nuova targa da scoprire ed il racconto di un familiare che ricordava il sacrificio di quelli a veniva dedicata la strada: Don Pino Pugliesi, Don Peppino Diana, Rocco Chinnici, Peppino e Felice Impastato, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, Libero Grassi, Beppe Alfano, Giuseppe Marrazzo, Boris Giuliano, Ninni Cassarà, Emanuele Basile, Gennaro Musella, Giancarlo Siani ed ancora altri. "Sono state ore di profonda commozione - ci dice Catalina Schezzini - Sindaco di Rio nell'Elba che ha partecipato al sabato di "Elba e Pianosa cittadelle della legalità" - mi ha particolarmente toccato il racconto del fratello del capitano Emanuele Basile, un generale dei Carabinieri con le lacrime agli occhi. Il pellegrinaggio in una Pianosa per un giorno diversa è terminato solo alle 15.30. A bordo all'Ulisse che faceva rotta di ritorno per Marina di Campo un'immagine fissata dalla fotocamera, le fasce tricolori dei sindaci dell'Isola d'Elba riposte su un piano sul quale sono staio appoggiato anche dei fiori gialli di di gerbera, il fiore che è stato eletto a simbolo della lotta alla mafia. Domenica la manifestazione continuerà a Marina di Campo al chiuso per un convegno in sala consiliare su “Analisi sullo stato della mafia nel nostro Paese ed il Toscana” a cui seguiranno la presentazione della “Giornata della Gerbera” e del libro “Io ci credo” di Rosario Crocetta.
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