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A Sciambere della Posidonia

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 14 maggio 2006

Caro Sergio, Passeggiando alcuni giorni fa in quel di Galenzana con due classi del Liceo impegnate in un progetto di Biologia marina facevo notare ai miei alunni come la posidonia non sia un'alga ma una vera e propria pianta, e che quindi quelle che noi elbani chiamiamo impropriamente alghe sono soltanto le foglie di questo vegetale marino tanto importante per il mantenimento delle nostre coste e dei nostri arenili. Le praterie di posidonie infatti svolgno un'azione importantissima nel rallentare il moto ondoso che quindi arriva sulla spiaggia con minor forza diminuendo l'impatto erosivo e sono fondamentali habitat per molte specie animali e vegetali. Spiegavo ai miei allievi che la maggior parte dei turisti pensa che una spiaggia piena di posidonie alla fine dell'inverno o dopo una mareggiata sia brutta perchè "sporca" ma sicuramente non ha mai pensato che sia sporco un bosco perchè in autunno è pieno di foglie degli alberi! Le foglie della posidonia non solo non sono sporche ma sono un indice di salute del mare! E se glielo dicessimo ai nostri turisti vacanzieri cittadini che se vedono le posidonie sui nostri arenili devono solo essere contenti perchè questo vuol dire che il nostro mare è vivo! Se facessimo dei bei cartelli da mettere sulle nostre spiaggie in cui spiegassimo il ciclo biologico di questa specie vegetale da far leggere ai nostri visitatori? Quando si va nei parchi di montagna (dolomiti,etc) il turista viene "istruito" con una serie di percorsi basati su cartelli esplicativi di vario tipo sull'ambiente montano, perchè non si può fare anche qui? Non mi sembra che ci vorrebbe poi molto a fare una cosa del genere, possibile che non sia venuto in mente a nessuno (Parco, Comunità Montana, Comuni etc)? TI MANDO QUESTE RIFLESSIONI SPERANDO CHE POSSANO ESSERE UTILI E CHE STIMOLINO CHI DI DOVERE A FARE QUALCOSA, QUESTE COSE L'HO DETTE A VARIE PERSONE ED IN VARIE SEDI MA SEMBRA CHE NON INTERESSINO A NESSUNO, MAH!! CIAO GRAZIA BATTAGLINI Cara Grazia Mi hai "tolto la riflessione di bocca"; giusto qualche giorno fa stavo pensando di scrivere qualcosa di simile, progetto accantonato nel turbinare degli eventi elbani, perchè sentir trattare da spazzatura, anzi da "rifiuti speciali" le foglie secche di posidonia depositate dal mare sulle nostre spiagge non l'ho mai digerito. Anzi a dirti la verità non sono neanche troppo convinto che sia giusto asportarle in ogni caso dalle spiagge, non avendo una concezione balneare secondo la quale i nostri litorali dovrebbero risultare innaturalmente asettici come un ospedale svizzero, con i granelli di sabbia puliti ad uno ad uno col lisoformio. Credo anzi che con qualche cuscino di "alga" in più, e qualche perdita da condotta-colabrodo per lo smaltimento dei reflui fognari in meno, le nostre spiagge non sarebbero meno invitanti. Hai ragione: non sarebbe male spiegare con un'apposita segnaletica ai nostri visitatori che quegli ammassi temporanei, che ci affrettiamo a togliere dagli arenili solo perchè non abbiamo la pazienza di attendere che si compiano i cicli di smaltimento naturale, sono un indice di salute del mare che hanno di fronte. Sono disposto pure a fondare un "Posidonia Fan Club" ed inizio una campagna per la promozione dell'immagine delle nostre piante sottomarine pubblicando una immagine, scattata qualche mese fa alle Prade che documenta un raro quanto spettacolare esempio, la fioritura delle "alghe", appunto.


posidonia piante mare sub

posidonia piante mare sub

Posidonia frutti

Posidonia frutti