Le Fiamme Gialle del Comando Compagnia di Portoferraio hanno denunciato 11 persone (in prevalenza extra-comunitari) all’Autorità Giudiziaria per i reati di “Falsa attestazione o dichiarazione a pubblico ufficiale sulla identità personale o su qualità personali proprie o altrui” e “Truffa ai danni dello Stato” ed hanno proceduto al recupero della somma complessiva di 11.000 euro che questi avevano indebitamente riscosso. Ne ha dato notizia lo stesso Comando portoferraiese con un comunicato che proseguendo recita: "In particolare, è stata verificata la corretta erogazione delle provvidenze economiche dei “Bonus Bebè” previsti dall’art. 1, commi 331-334, della Legge n.266/2005 Legge finanziaria 2006, che attraverso l’istituzione di un fondo finalizzato alla realizzazione d’interventi volti al sostegno delle famiglie e della solidarietà per lo sviluppo socio-economico ha previsto l’erogazione di un “bonus” di 1.000 euro a favore di quei soggetti che esercitano la potestà sui figli per ogni figlio nato o adottato nell’anno 2005 o 2006. Al fine di verificare, quindi, se le erogazioni in argomento fossero destinate a favore di quei soggetti realmente legittimati si è provveduto a richiedere alle Poste Italiane, tramite la filiale di Livorno, copia della documentazione in possesso (autocertificazioni e documenti allegati) relativa alle nr. 197 istanze che sulla base delle autocertificazioni prodotte avevano permesso l’immediata erogazione del citato “bonus” sul territorio elbano". La nota delle Fiamme Gialle prosegue ancora ricordando i titoli necessari per l'accesso al "beneficio" deciso alle porte della campagna elettorale dal governo uscente: "Per quanto riguarda i requisiti richiesti la citate legge prevede che ha diritto alla riscossione del “bonus” il soggetto che: - esercita la potestà sui figli (commi 331 e 332), in deroga ad ogni disposizione vigente in materia di minori; - è cittadino italiano o comunitario; - è residente in Italia; - appartiene a un nucleo familiare con un reddito complessivo non superiore a 50.000 euro (per i nati nel 2005 il reddito di riferimento è quello del 2004, per i nati nel 2006 è quello del 2005). L’attività compiuta ha evidenziato che i denunciati allo scopo poter beneficiare indebitamente delle prestazioni sociali agevolate previste per il “bonus bebè” hanno prodotto false attestazioni circa il possesso delle cittadinanza italiana e della residenza". "Dura Lex sed Lex" I Finanzieri hanno fatto ancora una volta correttamente e brillantemente il loro lavoro, ma resta qualche considerazione socio-politica da fare a margine. Non solo la formulazione miratamente discriminatoria della legge (una furbata: gli extracomunitari non votavano perchè ingraziarseli?) ha tagliato fuori dal beneficio famiglie che più di altre ne abbisognavano, ma tra queste, i genitori che hanno fatto i furbi si sono ritrovati 1000 euro in meno ed una denuncia in più sul groppone. Come dire che se tutti sono uguali davanti alla legge non tutti sono uguali davanti alle furbate.
guardia di finanza ingresso