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Le tariffe marittime in crescita, altro colpo all'economia elbana

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 11 maggio 2006

È stato inferto l’ennesimo colpo al sistema Elba: con l’aumento delle tariffe per i trasporti marittimi è sorta una ulteriore evidente discriminazione per i cittadini residenti e per l’industria turistica che, in un particolare momento di crisi, deve sopportare un nuovo aggravio rispetto ad altre realtà . L’aumento poteva essere giustificato se effettivamente proporzionato all’aumento percentuale del costo del greggio, ma, dalle prime stime sembra non essere così . Credo sia necessario riuscire a comprendere quanto, effettivamente, si tratti di aumenti imposti per decreto o aumenti autorizzati per decreto in relazione alle richieste delle stesse compagnie di navigazione. Pertanto sarebbe importante che venissero forniti chiarimenti sul percorso effettivamente seguito per giungere alle determinazioni poste in essere . Infatti, oggi, in mancanza di tali chiarimenti, appare ancora più evidente che l’Elba è assoggettata ad un duopolio in regime non di concorrenza, ma di accordo, non solo sui prezzi, ma sull’organizzazione dei trasporti nel suo complesso: si guardi, ad esempio, agli orari delle corse che vedono le due compagnie partire a pochi minuti l’una dall’altra, per contro ci sono lunghi momenti morti, non coperti dai mezzi di nessuna delle due società; inoltre si parla da sempre di trovare il modo di mettere in coincidenza navi e treni, ma non si riesce nell’intento . Qualche tempo fa le due compagnie di navigazione, che attualmente coprono la tratta, scongiurarono l’avvento della terza compagnia con dichiarazioni di intento volte al potenziamento dei servizi, come, ad esempio, l’istituzione di una corsa notturna per far sentire gli elbani meno isolati, così come ci furono promesse di tariffe più agevolate per i residenti, se non addirittura il miraggio di trasporti gratuiti . Oggi si rafforza il convincimento che l’Elba sia considerata come terra di conquista e sfruttamento e non come quell’entità con cui confrontarsi ed interagire in un proposito di reciproca convenienza. L’aumento delle tariffe non si concilia con quello che è il nuovo modo di fare vacanza: oggi non esistono più soggiorni di lunga durata con i quali, in un valutazione costi-benefici, il costo dei mezzi di trasporti poteva essere ammortizzato; oggi la vacanza è di breve periodo: un fine settimana, una settimana o poco più, tempo troppo breve per poter giustificare un pesante esborso per raggiungere l’Elba . La beffa ha un duplice aspetto negativo: per noi elbani è aumentato il costo della vita e allo stesso tempo corriamo il rischio dell’acuirsi della crisi della nostra fonte di reddito: il turismo. È necessario correre ai ripari; è necessario che ognuno faccia la propria parte; pertanto, come consigliere comunale invito il Sindaco di Portoferraio, in qualità di Presidente della Conferenza dei Sindaci dell’Elba, tutti i sindaci, il Presidente della Comunità Montana e tutti i soggetti interessati a porre maggiore attenzione a tutto quello che può avere ripercussioni negative sulla vita dei cittadini elbani, direttamente e indirettamente: non nascondiamoci dietro il paravento di un decreto, il silenzio calato dopo aver subito l’ennesimo danno è quanto meno assordante.


Incrocio Navi traghetto capitaneria

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