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A Sciambere: attenti al gorilla

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 10 maggio 2006

Ogni tanto dai nostrani gorillai emerge on line qualche quadrumane più incivilito (nelle forme), che palesando il solito coraggio firma i suoi interventi Antonio S., Peppino G, Assunto V. e impiega il suo tempo per raccontare allo scarso mondo che lo legge una serie di fregnacce sul conto di questo giornale e di chi ogni giorno lo serve alla comunità senza chiedere nulla in cambio. C'è un aspetto contradditoriamente comico costantemente presente negli interventi del nostro detrattore mascherato: egli da una parte vorrebbe dimostrare che siamo poca cosa (tanto che evita accuratamente e mafiosettamente di scrivere "Elbareport") ma continua ad intervenire ossessivamete sui casi nostri con ciò dimostrando che per lui una certa rilevanza ce l'abbiamo. L'ultimo intervento di questo tenore riportato da Camminando.com è una vera e propria "summa" del pensiero tranchant del nostro primate. "C'era una volta un giornale on line" è l'originale incipit del nostro, che parte per una fantasiosa cavalcata secondo la quale destinati com'eravamo ad un pubblico di quattro stronzi pacifisti, giungemmo ad una (immeritata) notorietà con proditori attacchi a chio davvero non se li meritava: "L’apice della visibilità la raggiunse nella battaglia feroce contro un sindaco, noto per la sua onestà professionale, personale e intellettuale" ed ancora "Il combinato disposto di quest’azione politico-mediatica fu un’eco non irrilevante anche presso mass-media nazionali, che montarono il caso: l'Elba preda di una cupola politico-affaristica eccitata da una irrefrenabile “frenesia cementificatoria”. Più di una volta abbiamo ripetuto che si dovrebbe avere il buon gusto di non parlare dei defunti, ma questa continua (interessata) beatificazione post-mortem ha passato il segno. E' tempo di ricordare che il luttuoso evento che ha privato familiari e amici di un affetto, ha privato pure le aule di giustizia di un imputato e di gravissimi reati, gli stessi di cui (come presunti innocenti) dovranno a breve rispondere coloro che, a parere dell'accusa, furono corresponsabili di quei fatti. Punto. Passando poi alla teoria dei giornalisti maldicenti locali, filoguidati dalle forze politiche (ma cosa dovrebbero filoguidare che non guidano nemmeno loro stesse?) che avrebbero "montato i casi" raccogliendo una eco nazionale, siamo ben oltre la barriera del ridicolo. Intorno a "Elbopoli", zone collegate e più o meno derivate si stanno snocciolando una serie di processi che vedono implicati imprenditori, tecnici, amministratori, giudici, altissimi funzionari dello Stato e perfino un ministro. Tutto questo deriverebbe da un complotto ordito da quattro giornalisti di campagna? Non sarà che (forse eh!) qualcuno, pure i perfettissimi da noi svillaneggiati, aveva spudoratamente violato qualche legge della Repubblica Italiana? Il nostro sputasentenze finisce con un confuso ragionamento: rimasti senza nemici ce la saremmo presa con Berlusconi e avremmo perso perchè Berlusconi ha quasi vinto ... impossibile commentare. Niente altro da aggiungere se non che per quanto "je roda", considerando i dati trimestrali, semestrali ed annuali l'apice della visibilità Elbareport è ancora da raggiungere, visto che le visite al nostro sito sono in costante crescita e che nel 2006 siamo a cifre superiori del 25% circa rispetto al 2004.


Gorilla    animali

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