A Sciambere: il tarlo
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : lunedì, 14 aprile 2003
Il tarlo ha cominciato a roderci l’altro giorno mentre rileggevamo il lungo ma logicissimo ragionamento sulla guerra di Franco Gialdinelli, che abbiamo inviato in Padania per vedere se si migliora la razza e ne esce fuori qualcosa di meno ruminante di Bossi e Borghezio. Alla fine poi quel pensiero è emerso, stavamo per scriverlo, poi ci abbiamo rinunciato. Di nuovo ci è venuto in mente ripensando all’intervento di Angelo Zini in assemblea, un lucido ragionare sulle esigenze della democrazia concreta che ci ha fatto dire “Eh sì, bisognerebbe proprio scriverlo!”. Ma poi ci siamo detti: “Non è carino .. meglio soprassedere!” Ma i tarli lavorano portano a rivedere oltre gli archivi della memoria quelli del giornale: gli ultimi due interventi di Umberto Mazzantini, uno che quando scrive e quando parla taglia come una lama di rasoio. Sì, qualche volta ci va giù un po’ troppo pesante, d’altra parte se al su’ babbo lo chiamavano Veleno una ragione ci sarà stata: il pezzo sull’Iraq .. una lezione. La voglia di mettere giù il pensiero è forte ma resistiamo. E poi oggi l’intervento di Nedo Volpini che volava alto ragionando di urbanistica, fino alla consultazione quasi frenetica di quello che hanno scritto su questo giornale o detto in luoghi dove eravamo presenti Michele Alessi (che però a nostro avviso è più importante per quello che ha fatto), ed ancora altri bei cervelli in ordine sparso, snoccioliamo mentalmente una quindicina di nomi e non li traschiviamo per non far torto alle possibili, anzi certe amnesie, con l’eccezione di quel vecchio leone di Sauro Giusti, capace ancora di tirare zampate micidiali. Tutta gente che sa ragionare che si informa, che ogni tanto legge un libro. Con un paragone calcistico di quelli nazionalpopolari che piacciono tanto al nostro, Dio ce lo conservi una quindicina di minuti, Presidente del Consiglio, questi, quanto a vaglia intellettuale, capacità politiche e personale coerenza di comportamenti, se l’attuale compagine di governo portoferraiese fosse equivalente all’Associazione Calcio Venturina, sarebbero il Brasile. Il tarlo ha finito il suo lavoro e la domanda esplode: “Mi spiegate come abbiamo potuto perdere contro questa banda del corpo sciolto?”
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