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Il Grande che sta nel Piccolo ( a proposito dei pini di Piazza Pietri)

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 09 maggio 2006

Ha ragione da vendere la persona che si arrabbia moltissimo, sull' ultimo numero di Elbareport, tutte le volte che si taglia un vecchio albero ancora sano ( o una giovane magnolia profumata , aggiungo..) Se il motivo fosse solo quello del rispetto per la natura, sarebbe facile minimizzare ricordando che nella natura ci siamo immersi, all’ Elba, e che di alberi se ne trovano fin che si vuole alzando gli occhi o dietro l' angolo ….ma c’ è qualcosa di altrettanto importante che ben veniva fuori dalle argomentazioni che avete ospitato. Piantare un albero e rispettarlo, per esempio da bambini con la famosa Festa degli Alberi, è un momento educativo che le scuole fanno vivere ai piccoli perché da grandi, se si trovano magari a fare il Sindaco o l’ Assessore o il dirigente di un ufficio pubblico, se ne ricordino, diventando a loro volta esempio positivo per altri giovani. E‘ vero anche che a volte si piantano gli alberi sbagliati, come negli anni ’60 (o giù di li’) i pini sui rilievi elbani (per quanto possibile si stanno pian piano sostituendo con i lecci) o come quell’altro pino proprio sull’angolo della strada che da S Giovanni immette sulla provinciale: in questo caso, per ridurre il rischio di incidenti dovuti alla scarsa visuale, sarebbe cosa buona e giusta toglierlo di mezzo al più presto, casomai piantando due alberi autoctoni da qualche altra parte, magari in città, che a mio parere ne ha un gran bisogno. Come tutti sanno, infatti, vi sono alberi (meglio se diversi dai pini) che se gli lasci attorno al tronco un po’ di terra per far respirare le radici, non ti sollevano l’asfalto vicino, alberi che non mollano le pigne sulle auto e che fanno ombra nella calda estate, oltre ad essere un bellissimo e poco costoso elemento di arredo urbano (e quindi un investimento economico conveniente per il turismo) . Non so se sarà inevitabile o meno tagliare per motivi urbanistici i pini di Piazza Pietri, come si fece per quelli di Via Ninci (i marciapiedi sono più rotti ora di quando c’ erano gli alberi); mi auguro vivamente di no e confido comunque nel fatto che tra quei bimbetti che tanti anni fa li posero a dimora vi fosse almeno uno di coloro che stanno ora amministrando il Comune di Portoferraio. Sono quindi certo che si farà di tutto per prevedere un progetto che salvi quegli alberi: se, carte alla mano (leggi partecipazione), fosse proprio impossibile, si avrà l’intelligenza, almeno un giorno prima di segare quegli alberi, di piantarne qualcuno in più in qualche strada trafficata, tanto per far capire quanto sia importante, per Kyoto come per Portoferraio, un saldo positivo. Facendo una cosa che sembra piccola, se ne farà invece una grande....


Piazza Pietri Pini

Piazza Pietri Pini