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Studenti elbani davanti a Montecitorio

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 30 aprile 2006

I ragazzi elbani subiscono particolarmente il fascino della capitale. Da quando il treno si inoltra nella città, e alla stazione di Roma S. Pietro appare sorprendentemente il cupolone a quando si risale sul regionale al binario 25, si immergono nella dimensione metropolitana, apprezzando i palazzi, le strade, il traffico (particolarmente in un giorno di sciopero degli autobus), l'anonimato. L' occasione di visitare la città eterna è stata offerta questa volta dal progetto di assistere ad uno spettacolo colto, come "La mandragola", la commedia di Machiavelli rielaborata nella magistrale interpretazione di Beppe Barra e accompagnata da musiche molto raffinate, nell'asccolto delle quali i ragazzi della IV B Erica del Cerboni hanno mostrato competenze inaspettate, che derivano loro dalle lezioni di musica, canto e danza che seguono nel tempo libero. Ma la cosa che esalta di più i giovani elbani nella capitale è il vedere da vicino i vip. Forse dipende dall'abitudine di vivere sempre in mezzo a facce note, ma questi ragazzi riescono a riconoscere fra le migliaia di persone che incrociano per la strada o in un locale affollatissimo un attore non protagonista di un telefilm andato in onda tre anni fa o un'ospite comparsa di un talk show del pomeriggio. Quale migliore occasione per incontrare quelli che sono in fondo soprattutto star televisive, trovandosi a Roma proprio la mattina del 28 aprile, che passare davanti a Montecitorio? E qui, la stanchezza degli studenti, dovuta ad un rientro in albergo alle 3 di notte, una sveglia alle 8.15 di mattina ed una decina di kilometri a piedi, si attenua già alla vista dell'occhialuto Paolini, il disturbatore dei telegiornali, per svanire davanti al folto capannello di giornalisti, cameramen, signori in giacca e cravatta e signore in austeri tailleur (i parlamentari) e trasformarsi in entusiasmo quando vengono riconosciuti volti noti. Di Rizzo e Diliberto non si ricordano i nomi ma l'aura della notorietà fa spiccare i loro volti fra gli altri, Bruno Vespa invece viene individuato con certezza e Pierferdinando Casini per la riconoscibilità non ha nulla da invidiare a Tom Cruise. Ma l'incontro più gradito è quello con le Jene, che fanno meno soggezione e con le quali si scambia anche qualche battuta. L'emozione di trovarsi lì forse sarà servita a far ricordare ai ragazzi qualche frammento della Costituzione repubblicana o lascerà solo nella lorio memoria le immagini dal vivo di signori ben tenuti, ben pettinati, bene abbronzati da mescolare ad attori di telenovelas grazie al tritatutto televisivo?


gita roma studenti montecitorio

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