In merito all'articolo apparso il 29 aprile e firmato tiro fisso, volevo far notare che tra i tesserati e i votanti della fiamma tricolore non ci sono, come scritto nell'articolo, disoccupati cronici e giovani senza lavoro, ma persone, giovani e meno giovani, che lavorano tutti i giorni, guadagnandosi il pane, che non vivono nelle case del comune e che non aspettano i lavori socialmente utili! Voi siete liberi di scrivere quello che volete, ma non vi dovete permettere di scrivere falsità riguardo gli elettori di destra da cui avete solo da imparare. Se proprio volete trovare giovani disoccupati con poca voglia di lavorare, sapete dove trovarli... Decima Caro Signor "Decima" Notiamo che la Fiamma Tricolore dell'Isola d'Elba attraverso di lei si candida ad assolvere al ruolo di più costante esegeta delle diverse manifestazioni del pensiero che appaiono su questo giornale. Temiamo però che alla indubbia solerzia palesata nel sovrintendere a questo compito, non corrisponda la necessaria lucidità di analisi e la capacità generale di intendendere. In altri termini ci pare che lei non abbia capito un fischio di quanto affermava Tiro Fisso nel suo scritto. L'approfondito ragionamento (che condividiamo) condotto nell'articolo a cui si riferisce costituiva un'analisi sulle nuove egemonie culturali e sulle nuove "dislocazioni sociali" del voto. Non c'era, ci pare, nessun intento denigratorio nei confronti di una destra che si definisce sociale e che fa il suo mestiere di destra, né lo si poteva configurare come un attacco al cuore della Fiamma Tricolore, anche perché, prendersela con una modesta nostalgica compagine costretta peraltro a fare da ruotino di scorta (pure inutile perchè ha perso) a Berlusconi, non avrebbe avuto senso alcuno. Tiro Fisso anzi esprimendo la sua simpatia (che condividiamo) verso le fasce sociali in sofferenza e collocandole elettoralmente anche a destra le riconosceva un ruolo di rappresentanza che lei rifiuta sdegnoso. Le fanno orrore gli inquilini delle case pubbliche? Trova disdicevole che ci sia chi si preoccupa dei disoccupati? Signor Decima lei ci pare più confuso che persuaso, e più disorientato che persuasivo, oltre che, ci perdoni, ignaro dei "fondamentali" della politica, disciplina verso la quale non ci pare particolarmente versato. Quanto a quello che ci permettiamo di scrivere, signor Decima, ci permettiamo di scrivere (cercando accuratamente di non dire castronerie) tutto quello che riteniamo giusto, senza attendere che lei ci dia permessi o opprovazioni di sorta. Se non l'hanno ancora avvertita la informiamo che il Minculpop è stato chiuso da tempo e che dalla per lei forse luttuosa data del 25 aprile 1945 questo è un paese libero.