Fabio Mussi: CORDOGLIO AI FAMIGLIARI ALLE FORZE ARMATE E AI CARABINIERI Il Vice Presidente della Camera dei Deputati, on. Fabio Mussi appena appresa la notizia della strage a Nassiriya , ha telefonato al Comandante Generale dell'Arma dei Carabinieri, Gen. C.A. Luciano Gottardo e al Capo di Stato Maggiore dell'Esercito Italiano, Gen. C.A. Filiberto Cecchi per esprimere il dolore per il nuovo tragico attentato. Nel corso delle telefonate l'on. Mussi ha espresso solidarietà e cordoglio ai familiari delle vittime così duramente colpite, alle Forze Armate e all'Arma dei Carabinieri. Francesco Bosi: CADUTI PER DIFENDERE LIBERTA' E DEMOCRAZIA "Caduti per difendere i diritti dei più deboli dal terrorismo". Così il sottosegretario di Stato alla Difesa e sindaco di Rio Marina, Francesco Bosi, appena ricevuta la notizia dell'attentato di Nassiriya. Bosi si è tenuto costantemente in contatto con il comando generale dell'Arma dei Carabinieri e con lo Stato Maggiore dell'Esercito, ai quali ha espresso "solidarietà e vicinanza per questo tributo di sangue in una missione assolutamente umanitaria". «Spero -ha continuato Bosi- che non si levino le solite voci di chi è solito parlare di forze di occupazione oppure di ritiro immediato, secondo l'antica logica della fuga". Per il sottosegretario "l'Italia paga il proprio alto tributo alla causa della democrazia e della libertà, in difesa dei più deboli contro il terrorismo, che si vuole imporre con la più spietata e aberrante logica della violenza e della paura". "Voglio esprimere -ha concluso Bosi- il dolore immenso per la morte di questi soldati e sono vicino, in questo momento di lutto, alle famiglie delle nostre vittime a cui invio le mie più sentite condoglianze". Marcella Amadio: FUORI DA OGNI RETORICA UNA VERA E SENTITA SOLIDARIETA' «Esprimo profondo dolore per i militari caduti a Nassiriya e fuori da ogni retorica una vera e sentita solidarietà alle loro famiglie e ai loro commilitoni. Riconosco onore e valore a tutti i nostri soldati che dietro il Tricolore rischiano la vita e la perdono, e che servono la patria con abnegazione. Riferendomi al ritiro delle truppe italiane più volte invocato dalla sinistra, mi auguro che l’evento luttuoso e doloroso per tutti noi non diventi oggetto di strumentalizzazioni e sciacallaggi politici. La cosa più sbagliata sarebbe quella di scappare, perché ciò vorrebbe dire che il terrorismo vigliacco può condizionare le scelte di un Governo e di un Paese. Sarebbe una sconfitta per tutti». SINACC e Giornale dei Carabinieri: RITIRO IMMEDIATO DELLE TRUPPE ITALIANE DALL'IRAQ 'Dolore'' e ''rabbia'' per l'attentato di Nassiriya, costato la vita a tre militari italiani, viene espresso dal Sindacato Nazionale Carabinieri in congedo (Sinacc) per la Uilp, unitamente al 'Giornale dei Carabinieri' e 'Radio Sicurezza'. Il sindacato e il 'Giornale dei Carabinieri' esprimono ''rabbia per la prevedibilita' di tale attentato gia' denunciato all'indomani dell'eccidio di Nassiriya del 12 novembre 2003''. 'Da anni -affermano in una nota- tutta la redazione ed il sindacato denunciano l'inadeguatezza e l'inopportunita' della presenza militare italiana in Iraq, essendo il Paese ormai allo sbando e alle soglie di una guerra civile. A questo punto, quindi, il 'Giornale dei Carabinieri' chiede, nuovamente, con forza l'immediato ritiro delle truppe italiane''. In queste ore, il Giornale dei Carabinieri è in contatto con tutte le forze della coalizione di centrosinistra per chiedere il rispetto del programma dell'Unione nel quale è previsto il ritiro del contingente italiano da Nassirya. Ancora una volta si è visto il sangue dei nostri soldati scorrere per imporre la pace a un popolo in una guerra voluta da altri. Confermiamo, nuovamente, che è necessario continuare a proteggere i nostri soldati fino a quando saranno in territorio straniero, ma che è fondamentale farli immediatamente rientrare in Italia. Giorgio Kutufà: I SENTIMENTI DELLA COMUNITA' DEL TERRITORIO Il Presidente Giorgio Kutufà, in merito all'attentato di Nassiriya, che ha causato la morte di quattro militari, tre dei quali italiani, ha rilasciato la seguente dichiarazione: "Interpretando i sentimenti della comunità del territorio, esprimo il cordoglio mio e quello della Giunta Provinciale, per le drammatiche notizie giunte dall'Iraq. Ancora una volta piangiamo la morte di giovani militari italiani, caduti in un attentato terroristico. Ci uniamo al dolore delle famiglie, nella consapevolezza che niente potrà ripagarle per la perdita dei propri cari. Nell'esprimere solidarietà all'Esercito e all'Arma dei Carabinieri, vogliamo sperare che questo pur grave episodio non rallenti il processo di pace in atto in Iraq, per il quale le nostre Forze Armate sono attivamente impegnate. Cordoglio e solidarietà sono stati espressi al Generale Antonio Satta, Comandante della Brigata Folgore, al quale il Presidente Kutufà ha telefonato, appena avuto conferma che tra le vittime figurava un ufficiale della stessa Brigata. Un telegramma di solidarietà è stato trasmesso al Generale Luciano Gottardo, Comandante dell'Arma dei Carabinieri, e al Generale Silvio Ghiselli, Comandante della II Brigata Mobile Carabinieri. Kutufà ha trasmesso un telegramma anche ai genitori e alla vedova del Capitano Nicola Ciardelli, ai quali ha espresso il dolore per la scomparsa del loro congiunto. Il Comune di Portoferraio - SIANO LE NAZIONI UNITE AD AGIRE L’Amministrazione Comunale di Portoferraio esprime solidarietà e partecipazione nei confronti delle famiglie dei militari vittime del vile attentato avvenuto a Nassiriya e delle Forze Armate impegnate in Irak. Auspica che le Nazioni Unite svolgano su quello scenario complesso un ruolo più attivo ed incisivo, che consenta di ristabilire in tempi brevi scenari di pace e civile convivenza ed il progressivo rientro in Patria dei nostri militari.
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