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Margherita: gli inutili polveroni della minoranza portoferraiese

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : martedì, 25 aprile 2006

Il segretario Pacini e La Margherita non sognano e, purtroppo, la minoranza di Portoferraio sa fare grandi polveroni. Preferiremmo che non fosse così, che vi fosse un’opposizione più costruttiva e dialogante, ma non possiamo chiuderci gli occhi e non vedere che non è così. Spieghiamo perché: 1) Acqua e depurazione. Il passaggio ad ASA (che peraltro ha comportato evidenti risultati positivi) era un obbligo di legge. Come si fa a continuare a parlare di possibilità che non esistono, stravolgendo la realtà? Il Sindaco Peria vuole con forza l’autosufficienza idrica dell’Elba e propone di valutare la possibilità di realizzare piccoli invasi, la necessità di ristrutturare profondamente la rete idrica e di recuperare le sorgenti. Che cosa ha fatto la minoranza quando era al governo? Niente. Cosa ha proposto? Niente. Il Sindaco ha ottenuto da ASA e ATO: la progettazione di una nuova rete fognaria per tutto il territorio comunale ed un nuovo depuratore, il rifacimento della condotta sottomarina del Grigolo (a giugno), la straordinaria manutenzione con elevati costi del biofiltro dell’impianto di pretrattamento. Nei cinque anni trascorsi, cosa ha fatto chi adesso critica? Niente. 2) Rifiuti. Il passaggio da tassa a tariffa ha sicuramente comportato un aumento dei costi per le famiglie, ma ha anche garantito la tenuta del sistema. Chi critica i costi attuali si dimentica di aver fatto pagare al territorio miliardi e miliardi inutili per il disastroso lodo Daneco e per la vicenda Buraccio e ha lasciato il 6 per cento di raccolta differenziata contro il 18 per cento attuale. 3) ICI. L’aumento dell’ICI dal 4 al 4,8 per mille pone comunque il Comune di Portoferraio in una fascia che è tra le più basse rispetto agli altri Comuni e ha consentito il mantenimento di adeguati servizi sociali ai cittadini. 4) Tariffe Darsena. Il Sindaco ha la massima disponibilità a mettersi ad un tavolo di confronto con i residenti che hanno visto aumentare le loro tariffe (che rimangono, comunque, per loro stessa ammissione, tra le più basse del Mediterraneo) per trovare una comune soluzione. Ma lo sa la minoranza che nei primi venti giorni di aprile nel 2006 si è incassato come in tutto il mese di aprile l’anno scorso? E hanno visto la Darsena strapiena in questi giorni oppure no? La Darsena deve svolgere una funzione di promozione turistica per la città oppure no? 5) Distretto sanitario agli ex macelli. Finalmente l’Amministrazione e la USL stanno sviluppando una prospettiva fondamentale per i cittadini. La minoranza dice che non si deve fare perché congestionerebbe troppo via Manganaro e via Carducci e vorrebbe farci un parcheggio di scambio. La stessa minoranza il Distretto lo voleva fare nell’ex cinema Pietri. Allora non congestionava via Carducci e via Manganaro? Ma soprattutto: perché la minoranza finge di non sapere che i parcheggi si fanno di solito interrati, che dall’altra parte della strada c’è l’enorme parcheggio del Cimitero, che ogni piano di recupero ovviamente non può prescindere da adeguati standard viari e di parcheggio? 6) CASALP. La minoranza accusa l’Amministrazione di essere entrata in CASALP, privandosi dell’autonoma gestione degli alloggi. E’ chiaro: la minoranza mente poiché è la precedente Giunta che è entrata in CASALP e lo ha fatto per un preciso obbligo di legge. Quello che non dice è che questa Amministrazione ha ottenuto 1.850.000 euro nel piano di manutenzione straordinaria di CASALP per i nostri alloggi. 7) Uffici Postali. La minoranza cerca di scaricare sul Sindaco la colpa dello spostamento di tutti gli uffici postali in via Manganaro, in un’unica sede. In realtà la minoranza sa benissimo che il Sindaco si è opposto e si oppone con forza alla scomparsa dell’ufficio postale del Centro Storico e che è stato proprio il partito de La Margherita a prendere una posizione netta anche per lo spostamento di quelli di via Carducci e via Carpani. Ma come si impedisce a Poste Spa di fare una cosa che la legge le consente? Il Sindaco ha avuto almeno tre incontri con la Direzione Provinciale delle Poste per trovare soluzioni diverse. La minoranza, che era maggioranza di governo nazionale fino a qualche giorno fa, che cosa ha fatto, che cosa ha scritto, quanti incontri ha fatto con il proprio Ministro, per scongiurare questa scelta che – si noti bene – è nata a Roma e non a Livorno? Niente di niente. Allora, senza polemica, invitiamo la minoranza a rivedere completamente la sua strategia politica, a trasformare le critiche in proposte costruttive, a cercare il dialogo e la collaborazione sulle questioni importanti per la Città. In caso contrario, non potremo fare a meno di richiamare la verità, che è una sola. Invece, la polvere è tanta e copre la mancanza di sostanza.


Portoferraio  striscia panorama

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