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Portoferraio: sull'accorpamento delle Poste botta e risposta tra le parti politiche

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 22 aprile 2006

Peria non ha fatto abbastanza per scongiurare la chiusura degli uffici periferici L’ormai imminente chiusura degli uffici di Poste Italiane nel Centro Storico ed in via Carducci comportano malumori sia da parte dei cittadini, in particolare gli anziani, che si troveranno costretti a scomodi spostamenti, sia i commercianti, in particolare quelli del centro storico, che andranno a perdere un indotto grazie al quale molte attività riescono ancora a sopravvivere. Gli uffici, nella loro attuale posizione, garantiscono una articolata ed efficiente rete territoriale capace di servire la città dal centro verso la periferia; oggi, per logiche aziendali, Poste Italiane accentrerà il servizio in un unico ufficio situato in via Manganaro. Questa decisione risulta assolutamente inopportuna oltre che per i motivi sopra esposti anche perché la zona già oggi sta sopportando disagi derivanti dal caotico sviluppo urbanistico, se Poste Italiane realizzerà i propri intenti, verrà ulteriormente congestionata: la mancanza di parcheggi vede prospettarsi uno scenario disastroso con una via Manganaro piena di auto in sosta in doppia fila (da non dimenticare che via Manganaro è la via principale di accesso a Portoferraio). Nelle future scelte urbanistiche dell’Amministrazione la prospiciente area “ex macelli”, unica zona che potrebbe essere adibita a parcheggio di scambio in modo da poter limitare un danno come quello che si sta prospettando, è destinata ad una ulteriore edificazione, come confermato anche dal Sindaco Peria nell’area verrà realizzato il distretto socio-sanitario per l’azienda sanitaria locale, struttura che creerà un ulteriore impattante disastro per la viabilità cittadina. È doveroso ricordare che il Consiglio Comunale di Portoferraio approvò, all’unanimità, un ordine del giorno presentato dall’opposizione con il quale si esprimeva contrarietà alla realizzazione del disegno di Poste Italiane, ad oggi pare che per l’Amministrazione Peria la questione non ricopra più particolare importanza. Le forze politiche di opposizione chiedono pertanto al Sindaco in prima persona e a tutta la coalizione componente la maggioranza di governo a Portoferraio di mantenere fede ai propositi espressi nel documento approvato, ponendo una maggiore attenzione alle inevitabili conseguenze che si concretizzeranno con la realizzazione di questo progetto. Sarebbe opportuno che il Sindaco di Portoferraio anziché sparare contro l’opposizione ogni qualvolta questa critica le sue “pochezze” amministrative cominciasse finalmente a governare Portoferraio adempiendo ai doveri che i cittadini gli hanno conferito con le elezioni del 2004, Portoferraio ha bisogno di risposte concrete e l’opposizione non fa altro che girare all’Amministrazione i problemi e le questioni che la gente sente di dover riferire loro, non può pensare il Sindaco Peria che per giustificare il suo immobilismo basta “sgridare” l’opposizione, la città si attende più fatti e meno parole da chi amministra. I Consiglieri di Opposizione Meloni Simone, Chiari Novaro, Giardini Marcello, Fratti Alberto, Bertucci Adalberto, Fuochi Giuliano Infondate le critiche della minoranza di inerzia del Comune sulla questione L’intervento odierno della minoranza di Portoferraio appare dettato da emotività. L’opposizione fa il suo mestiere, ovviamente. E lo fa mentre, da una parte, cavalca deboli interpretazioni del risultato elettorale locale e, dall’altra, rimuove quello nazionale, cercando di alimentare sfiducia nei confronti delle istituzioni e di chi li rappresenta. Il diritto di critica è sacrosanto, così come il ruolo di controllo, ma francamente molte argomentazioni vengono utilizzate in modo strumentale. Ne è esempio la riorganizzazione degli uffici di Portoferraio da parte di Poste Italiane. Si accusa il Sindaco di non aver agito per scongiurare l’accorpamento degli uffici postali in Via Manganaro (“ad oggi – scrivono - pare che per l’amministrazione Peria la questione non ricopra più particolare importanza”). E’ bene ricordare che, dopo l’approvazione unanime da parte del Consiglio Comunale del documento che si opponeva all’accorpamento, il Sindaco è intervenuto più volte presso Poste Italiane facendo presente i disagi provocati da una tale scelta. Poste Italiane ha sempre rivendicato l’autonomia delle proprie decisioni. Ricordiamo che anche altri soggetti hanno preso posizione pubblicamente e, fra questi, La Margherita. Non risponde a verità, pertanto, quanto affermato dall’opposizione. E’ questo uno dei tanti casi che dimostrano che l’intenzione della minoranza è di sollevare polveroni, nascondendo così quelle cose buone che l’Amministrazione sta compiendo. Certo molto resta da fare. Con il contributo di tutti. E vincendo anche i tentativi di chi cerca di alimentare divisioni attraverso l’uso , come detto, di argomenti strumentali. Nasce il sospetto che, oltre alla difficoltà di un’opposizione di sette consiglieri costituiti in sei gruppi consiliari, ci sia il timore che comincino effettivamente ad andare a buon fine alcuni progetti dell’Amministrazione. Ci riferiamo all’imminente approvazione del Regolamento Urbanistico che costituisce una risposta significativa alle esigenze dei cittadini, così come alle altre scelte nel campo urbanistico che stanno maturando (variante al piano particolareggiato di Albereto) e nell’ambito della portualità e delle infrastrutture (per es. il nuovo depuratore), dove sono iniziati percorsi di grande rilevanza e importanza per la città a cui mai abbiamo assistito negli ultimi anni. La Margherita – Circolo Isola d’Elba


casetta postale

casetta postale

fila posta migranti

fila posta migranti

posta ufficio via carducci

posta ufficio via carducci