Caro Sergio, ho letto la protesta del signor Cesare della “Fiamma tricolore” che mi accusa di fare discorsi da bar. Vorrei dire poche cose chiare a questo camerata e tentare di spiegare qualcosa ai lettori. 1) non ho abitudine a intrattenere rapporti di tipo politico con i fascisti dichiarati, con i quali la mia famiglia ha chiuso i conti addirittura prima che Mussolini entrasse in guerra e trascinasse l’Italia alla rovina. Con i fascisti mi comporto politicamente come faceva il vecchio PCI con Almirante: non dibatto. Questo non mi impedisce di avere cordiali rapporti con persone come Bertucci e Magrone ed altri che militano nella Fiamma Tricolore e che stimo dal punto di vista umano, pur essendo le loro idee incompatibili con le mie; 2) Quando dico “fiamme tricolori” mi riferisco alla moltitudine di fiamme - Forza Nuova, Nuovo MSI, Fronte Nazionale, gli stessi nostalgici che albergano ancora in AN e naturalmente il M.S. Fiamma Tricolore…- che inflazionano la galassia del neofascismo italiano e che organizzano parate in camicia nera, come quella di Milano, capeggiate dal fascistissimo Romagnoli e da altri camerati condannati ed inquisiti per reati politici anche violenti, in cui si inneggia al duce, si sventolano bandiere con croci celtiche e simboli della Repubblica Sociale e neonazisti e si offendono gli ebrei e gli omosessuali con frasi minacciose che vengono dal più trito ed oscuro armamentario del nazifascismo europeo. Compreso un filoarabismo di destra (storico) ed un antisemitismo ed un odio per Israele che sono gli stessi che hanno fatto uscire da AN la Mussolini in antitesi al viaggio in Israele di Fini ed alla sua visita al museo dell’olocausto. Gli stessi odi e fobie antiebraiche ed anti-israeliane che hanno dato vita proprio a quel pullulare di fiamme dopo la svolta di Fiuggi ed ancor più dopo la giravolta di Fini che disse che il fascismo era un male assoluto. 3) Chi milita nella Fiamma (e nelle fiamme) si dichiara orgogliosamente fascista e non c’è nessun accenno critico alle leggi razziali del ventennio che finirono nelle complicità vigliacca e consapevole di Mussolini e della RSI nello sterminio degli ebrei. Lo stesso fascismo e razzismo che si può leggere nei loro siti pieni di camice nere e pellegrinaggi a Predappio. Si pensi solo che proprio sul sito della Fiamma Tricolore la federazione di Latina viene ancora chiamata di Littoria, il nome dato a quella città da Mussolini, e che i capi del partito locali si chiamano ancora Federali! 4) Partendo dai link che si trovano su quei siti si può raggiungere facilmente la peggiore spazzatura del neonazismo mondiale, le svastiche si sprecano e l’esaltazione del nazifascismo e l’antisemitismo (a volte mascherato da revisionismo) si congiunge all’odio per gli immigrati, la sinistra, la “lobby ebraica”, il culturame intellettuale e la democrazia. 5) Dentro questi partiti militano personaggi indagati per strage e attentati, tentativi di golpe, atti antidemocratici, possesso illegale di veri e propri arsenali, pestaggi ad avversari politici, immigrati e poveri barboni. In nessun altro stato europeo (meno forse la Polonia) le destre hanno mai accettato che movimenti dichiaratamente fascisti come le varie fiammette tricolori partecipassero ad una coalizione di partiti che si candida al governo. Non è stato possibile in Francia con il Front National di Le Pen (linkato proprio con la Fiamma), non è stato possibile in Germania con l’NPD ed altre formazioni neonaziste come i Republikaner. Nell’Europa occidentale e democratica solo Silvio Berlusconi ha candidato fascisti e neofascisti a governare. E questo la dice lunga sulla sua affidabilità democratica e sul carattere eversivo e non europeista della sua politica (ed anche sul fatto che sul sito www.ilduce.net proprio Berlusconi sia il politico più amato dopo la Mussolini) 6) Quanto alle mie presunte dichiarazioni da bar su Iran ed Israele, ecco un passo della intervista fatta da Marina Bortolani (http://it.altermedia.info) al Federale supremo della Fiamma Tricolore Luca Romagnoli. Cosa pensa delle dichiarazioni del presidente iraniano sullo stato di Israele? Chiede l’intervistatrice riferendosi alla minaccia di ahmadinejad di cancellare Israele dalla faccia della terra e sulla negazione dell’olocausto degli ebrei. Romagnoli risponde: “Non ho partecipato alla votazione della risoluzione in Parlamento Europeo sarebbe stata un’ingerenza arbitraria nei fatti di un altro Paese. Si votava una risoluzione sul bando delle armi di distruzione di massa, si pretendeva di condannare l’Iran perché non dovrebbe avere diritto ad una sua politica di nucleare civile. Scordandosi che esiste una conflittualità eterna con Israele, pretendevano di imporre agli iraniani -a casa loro- di non produrre energia nucleare. Siccome l’Iran ha la fortuna che non abbiamo noi, cioè quella di essere uno Stato indipendente, di non dover dire grazie a nessuno, perché nella seconda guerra mondiale loro hanno avuto una storia diversa, non hanno cioè perso la guerra come purtroppo abbiamo perso noi, sono in grado di tenersi in casa o di mettere alla porta chi vogliono. Sulla fattispecie delle dichiarazioni del presidente credo che bisognerebbe leggere bene e intendere al meglio ciò che ha intendeva dire. Ho dei dubbi che abbia effettivamente voluto mettere in forse il diritto all’esistenza di un altro Stato. Non può però che prendere atto che chi dirige quello Stato, ha detto chiaramente che l’Iran è uno Stato nemico, che è pericoloso, che non ha diritto a produrre energia nucleare e che è un paese che non dovrebbe avere gli aeroplani. Se pure avesse fatto quella dichiarazione, io credo che andrebbe letta nel quadro di un rapporto politico conflittuale che esiste tra l’Iran e lo Stato d’Israele non da oggi, ma da sempre”. 7) Se poi agli elbani che sono iscritti alla fiamma hanno raccontato che quel partito non è fascista e che Romagnoli è un fior di democratico e non è anti-israeliano e filo-iraniano, questo è affar loro. Se ci vogliono credere continueranno a crederci, nonostante quel che dice e ha fatto il loro duce in miniatura.
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