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La pericolosa china del Signor Nessuno nel racconto di Tiro Fisso

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : giovedì, 20 aprile 2006

Egregio Direttore, non volendo scomodare l'Odissea ed Ulisse per non regalare un paragone epico ad una cialtronata qualunquista apparsa recentemente sul sito di una nota televisione locale e su una discarica comprensoriale in rete, userò l'incipit della fiaba di Buchettino: c' era una volta... il Signor Nessuno (d'ora in poi S.N.) che, autoproclamatosi rappresentante degli elbani del 2° millennio trascorso, le sparava grosse per farsi notare ma, siccome nessuno se lo cacava, pensò bene di spararla molto grossa, troppo. E questa è la ragione per la quale - stavolta- ci occupiamo di lui , meravigliandoci di giornali e Tv che danno spazio, con la più assoluta tranquillità, a chi civetta con l'illegalità fino ad esaltarla. Non ci ha colpito la critica a Umberto Mazzantini di Legambiente (legittima come ogni critica, se entra nel merito) del S. N., ma la sbracatezza e il livore degli attacchi mossi all'associazione ambientalista; pare quasi (anche se è impossibile, naturalmente!) che la sua reazione stizzita alla 'rivelazione' ambientalista (classico segreto di Pulcinella) sulla diffusa pratica degli affitti sommersi - e del lavoro nero - dipenda dal fatto che si è sentito toccato nel suo... A parte il fatto che in qualsiasi studio di settore (Apt, Albergatori, Provincia, Regione, Istat) considera assodati tali dati su seconde case ed economia in nero, tanto che vi sono categorie economiche che stanno organizzando una qualificazione dell'ospitalità privata a partire proprio dalla emersione degli affitti, l'argomento era stato introdotto da Legambiente da molto tempo, stavolta Mazzantini lo riprendeva sul Tirreno dentro un ragionamento sul voto destrorso elbano alle recenti elezioni. Argomento sollevato - ovvio - non certo per far tintinnare manette di leghista memoria o invocare retate di proprietari di seconde case.... ma il S.N. vuol far credere così, per potersi poi ergere a difensore dell'elbanità tutta, compresi quei pochi (che crescono di numero grazie alle leggi di Berlusconi e alle giustificazioni di tizi come il S.N.) che tirano su case abusive contando sul prossimo condono, mentre i 'fessi' fanno la fila alle cooperative - quelle vere- o pagano affitti spropositati per appartamenti che devono magari lasciare in estate, a volte in nero. Poi gli stessi amici di S.N. parlano di diritto alla casa, quale quello di averne parecchie e si tenerle "chiuse" per il fisco e senza diritti per gli inquilini? Il S. N. (Signor Nessuno) ha infatti in testa un modello: l'Isola di Bananas dove sono i furbi come lui a farla da padrone: infatti il mondo (fa capire il S.N.) si divide in furbi e fessi, dove i secondi sono quelli che difendono le regole comuni della legalità, come Legambiente o Don Ciotti, fatti passare pure come vessatori degli 'interessi' elbani. Da notare come il S.N. metta per questo alla gogna Legambiente, non chi sfrutta gli extracomunitari con paghe da fame e ospitalità da animali, e nemmeno chi dà fuoco ad una palazzina nel centro storico e, sotto sotto, ci fa capire che ammira chi la fa franca in barba alla legge, se non fosse ormai un vecchio arnese del sottobosco politico, sembrerebbe uno dei ragazzini di Napoli che ammirano la camorra, o meglio quel commerciante di pesce di Palermo che l'altra sera in televisione diceva del capo della Mafia Provenzano: "una brava persona, se lo Stato non la preso per 40 anni vuol dire che era bravo, era più furbo di loro". Appunto.