Il tipo di bimbo più antipatico, anzi proprio odioso di quando eravamo bimbi e quando in assenza di televisori giochi elettronici etc. per giocare dovevamo ricorrere alla fantasia ed all'organizzarci era quello che "s'inventava le regole" Fate conto: si giocava a buchetta e lui pretendeva di ritirare la pallina, dopo che aveva sbagliato il tiro, perchè era caduta una foglia sul percorso che doveva fare la sua "vetriola", lo "tanavate" mentre stavate a giocare a "rimbiattarelli" e lui faceva presente che non valeva perchè qualcuno aveva aperto il portone dove s'era nascosto, ci giocavate a figurini a "mezzo e boia, numero e tutta" e contestava il tiro perchè il passaggio di una delle rarissime auto con il suo spostamento d'aria aveva modificato la traiettoria dei figurini in aria. Pur di non perdere si inventavano qualsiasi cosa. Orbene, in quella società di liberi bimbi, prima o poi succedeva che questo indulgere in atteggiamenti stupidamente cavillosi portava il poco sportivo ad essere coercitivamente convinto a recedere da tali impuntature, mediante l'applicazione della estrema misura del "carcio e pattone". Da grandi ci tocca portare pazienza, ma anche la pazienza ha un limite.