Torna indietro

Quello che il centrosinistra dovrebbe fare all'Elba

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : martedì, 18 aprile 2006

Com’era giusto fosse, l’Elba sta dimostrando nell’analisi del voto nazionale grande concretezza, discutendone soprattutto in chiave locale. Con qualche illusione Forse è vero che alle elezioni si vota soprattutto contro (qualcuno e la sua politica) più che a favore e quindi si scelgono coloro che sono ritenuti meno lontani dalle proprie aspettative di cittadini: all’Elba, ad esempio, è stato così a Rio Marina cinque anni fa come a Portoferraio due anni fa. Se le letture fatte sullo ‘Scoglio‘ del recente voto nazionale - soprattutto a destra- sono quelle di interpretare l’aumento dei consensi comunali alla propria area come un giudizio negativo sulle amministrazioni (di centrosinistra) in carica, allora anche a Rio Marina si dovrebbe parlare di scoppola micidiale per il centrodestra, poiché infatti, rispetto al voto amministrativo di 5 anni fa, il centrodestra di cui fa parte il Sindaco Bosi “perde” circa il 20% mentre Peria a Portoferraio “solo” il 10%. E’ evidente che in entrambe le realtà un tale conteggio ha poco senso: non erano tutti per il centrodestra i voti dati localmente a Bosi, così come non erano tutti per il centrosinistra quelli per Peria a Portoferraio. Quindi si illude chi pensa che il voto politico del 9 e 10 aprile all’Elba significhi che i cittadini vogliono essere amministrati dal centrodestra in sei Comuni (o dal centrosinistra a Rio Marina). Sono convinto che i cittadini di un Comune chiedano amministratori onesti e capaci, persone disponibili all’ascolto e con idee innovative, decisionisti quanto basta per risolvere i “piccoli” problemi mentre si lavora sulle questioni che richiedono più tempo. La gara all’Elba tra le liste 'civiche' di centrosinistra e centrodestra nelle prossime tornate amministrative (tra un mese o nei prossimi anni) sarà quindi aperta: dipenderà dalla credibilità di chi scende in campo, dalla memoria di chi ha fatto o non ha fatto cosa, da poche e chiare proposte percepite come quelle che possono migliorare il presente. Il centro sinistra mi pare abbia all’Elba una grande occasione per consolidare e accrescere la propria presenza: oltre alla messa in pratica del principio che "Ambiente è Sviluppo", è quella ripartire dai giovani che gli hanno dato fiducia, come risulta dai maggiori consensi ottenuti alla Camera. Dobbiamo trovare quindi – dove amministriamo - modi non banali di dare ai giovani (ma anche a ragazzi/e e bambini/e) maggiori opportunità di crescita e formazione, di lavoro qualificato, di cultura e di confronto, individuando azioni concrete con un forte valore simbolico. Possibile che con tutti gli spazi pubblici vuoti e semi-fatiscenti che abbiamo, non riusciamo a decidere di utilizzarne uno per farci un Ostello per la Gioventù (Magari gestito da una cooperativa giovanile) per incontrare qui giovani di tutto il mondo? Ce la faremo a trasformare uno dei tanti corsi per geometri in uno per tecnici ambientali? Possibile che come sinistra non troviamo dentro di noi la motivazione per decidere di far nascere all’ Elba un‘aggregazione culturale credibile, che progetti con/per i giovani, come l’ARCI? Ma forse guardiamo anche noi un po’ troppo le tivvù a premi di Berlusconi per trovare il tempo di pensare a queste cose e a come siano realizzabili, soprattutto se si hanno in mano, come ora, le leve più importanti del governo locale.


carlo rizzoli

carlo rizzoli