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Giovanni Frangioni: Come fare scendere i costi dei servizi forniti da ESA

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 15 aprile 2006

Ci sono tre cose fondamentali per correggere una parte delle imperfezioni del sistema del ciclo dei rifiuti all’Elba: 1. i Comuni individuino aree per fare le stazioni ecologiche; 2. Campo nell’Elba avvii l’ampliamento della Discarica di Literno; 3. la Provincia di Livorno sblocchi la parte mancante del finanziamento DUPIM per la ristrutturazione dell’Impianto del Buraccio. Ma bisogna andare oltre creando altre condizioni che permettano un rilancio del sistema dei pubblici servizi in generale. Per primo la gestione dei rifiuti. In considerazione del fatto che la Regione Toscana sta preparando il nuovo Piano Regionale di Sviluppo (P.R.S. 2006-2010), il più importante atto di programmazione economica, ritengo che dobbiamo intervenire da subito in modo che il nostro territorio possa preliminarmente suggerire orientamenti tesi a creare le condizioni per un reale riconoscimento dell’Elba anche attraverso sostegni finanziari. Quest’ultimo aspetto può sembrare la solita e banale vecchia richiesta. Invece la ritengo una novità perché il sistema tariffario, nel ciclo dei rifiuti, non riesce da solo a sostenere una organizzazione costosissima. Il Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA), oltre al PRS, diventa l’altro strumento decisivo dove si dovranno definire ingenti finanziamenti per l’ecoefficienza dei servizi. Le Istituzioni Locali, questo più in prospettiva, comincino a misurarsi su come saranno determinati, nel Programma Operativo Regionale, i meccanismi di spesa dei fondi europei (2007-2013). Non è giusto che le Società operanti in un sistema insulare abbiamo costi più elevati di altre, offrendo gli stessi servizi. E’ un’ingiustizia che poi ricade negativamente sulle utenze e rende un territorio meno competitivo. Bisogna aprire una “nuovissima fase” per determinare nuove condizioni di una politica dei servizi meno costosa. Come? Innanzi tutto vista la straordinarietà e la difficoltà del momento, per ottimizzare il servizio dei rifiuti all’Elba è necessario prevedere alcune deroghe alla fiscalità ambientale sospendendo il pagamento dell’ecotassa, così come proposto anche dal Sindaco di Portoferraio. Si agisca sull’IRAP per determinare un sistema di agevolazioni maggiore alle imprese che operano sulle isole e che ovviamente abbiano ottenuto certificazioni ambientali e di qualità. Alla Provincia chiedo di ridurre il tributo ambientale, attualmente del 4,5% sul totale della tariffa o tassa. Alla Regione Toscana già un anno fa abbiamo chiesto di sostenere in via straordinaria il costo del trasporto marittimo dei rifiuti in continente. Se non si usano anche queste leve è difficile dimostrare economicità nei servizi pubblici nelle isole. Su queste richieste è auspicabile una urgente disponibilità da parte di Regione e Provincia, per dimostrare una doverosa e fattiva attenzione.


buraccio impianti rifiuti

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