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Exodus: primo corso in Italia di vela solidale

Scritto da : Elena Maestrini
Pubblicato in data : sabato, 15 aprile 2006

Si è svolto presso la fondazione Exodus di Lacona il primo corso in Italia per operatori nautici nel sociale. Si è trattato di un percorso formativo sperimentale, al quale hanno partecipato circa 25 iscritti appartenenti a 15 associazioni, che operano nel sociale. Gli organizzatori Stanislao Pecchioli, responsabile della comunità elebana, e Mauro Pandimiglio, presidente di Unione Vela Solidale, hanno dato vita ad una tre giorni di studio che ha fornito gli strumenti principali ai comandanti di barche a vela che vogliano avventurarsi in un percorso fatto di mare e di umanità. “Come fondazione Exodus abbiamo la nostra barca che si chiama Bamboo, con la quale abbiamo percorso ormai migliaia di miglia. La vela è uno straordinario momento di benessere – spiega Pecchioli - E’ un percorso che nasce a terra, attraverso la preparazione, e diventa lo strumento per un punto d’arrivo.” “La barca a vela è un microcosmo privilegiato – spiega Pandimiglio – dove le dinamiche sociali si colgono con più facilità. Su una barca in navigazione vengono fuori più evidenti i lati migliori e peggiori di ognuno di noi.” Il corso, che in questa prima fase si è svolto interamente a terra, si è basato su uno studio sperimentale di due anni, da cui è emerso un catalogo di situazioni-tipo che possono verificarsi durante la navigazione. Agli operatori sono state illustrate le varie combinazioni, e sono stati forniti loro gli strumenti per poter intervenire. “Abbiamo simulato una serie di situazioni – spiega Pandimiglio – ed abbiamo analizzato quale sia il comportamento giusto per dominare rischi imprevisti. Lavoriamo moltissimo sulla prevenzione, il nostro insegnamento verte soprattutto su come prevenire i problemi più comuni.” Da questo primo corso sperimentale, al quale ne seguiranno altri che rilasceranno una certificazione, è emersa chiara una necessità. Per operare in questo campo occorre una grande preparazione, non basta essere skipper per comandare un insieme di uomini e donne con disagi esistenziali, occorre avere competenze superiori, un valore aggiunto che si acquisisce anche grazie alla condivisione delle conoscenze accumulate in questi anni dalle associazioni che operano in questo settore. (nella foto: il Bamboo in navigazione)


barca vela exodus bamboo

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