E' con vero stupore che apprendiamo come il recupero della fauna ferita all'Elba sia diventato improvvisamente un affare romanzesco la cui soluzione è rimessa ai volonterosi agenti della Provincia. Al fine di evitare perniciose disinformazioni e facili strumentalizzazioni, è bene ricordare che la legge (prima quella nazionale, la 157/92 e poi quella regionale, la L.R. 3/94) attribuisce proprio alle Province il ruolo primario nella ricezione delle specie selvatiche in difficoltà e nei conseguenti adempimenti. Il WWF ha sempre prestato la propria gratuita collaborazione, quando richiesto, attraverso l'attivazione dei propri volontari e le proprie guardie (anch'esse volontarie), benché non vi fosse alcuna convenzione a regolare tali attività, ma un semplice contributo per la copertura delle spese riconosciuto al WWF DALLA PROVINCIA DI LIVORNO. Certo, i crescenti timori legati all'influenza aviaria non hanno facilitato le cose, imponendo forme di tutela e cautele per tutti (animali e umani), SANCITE DA PROVVEDIMENTI ADOTTATI DEL MINISTERO DELLA SALUTE, e rendendo indispensabile una attenta verifica da parte delle istituzioni, le ASL per prime. In effetti il problema del soccorso alla fauna ferita non è una novità: sono anni che il WWF ha chiesto sia al Parco che alla Provincia l'istituzione di un centro di primo soccorso all'Elba. E concordiamo con quanti ritengono vergognoso che in un'isola per metà inserita in un'area protetta NAZIONALE non si sia ancora provveduto a istituire un centro per prestare cure alla fauna selvatica in difficoltà. Se esistesse sull'isola un centro simile non ci sarebbe bisogno di spostare gli animali sul continente, dove spesso, per le loro condizioni e per lo stress del viaggio arrivano cadaveri. Quelli che sopravvivono e sono curati non possono essere reintrodotti sull'Isola perché verrebero inutilmente stressati da un viaggio di ritorno e ciò chiaramente impoverisce la biodiversità dell'arcipelago. Nel dicembre 2005, sembrava che la problematica potesse trovare soluzione: la Provincia infatti ci aveva comunicato la disponibilità di un privato ad offrire un'area recintata per la realizzazione di un centro di primo soccorso, ma dopo ben quattro mesi da quella notizia, non se ne è saputo più nulla. Sarebbe opportuno quindi che le amministrazioni non abdicassero al loro ruolo e collaborassero per la pronta istituzione all'Elba di un centro di primo soccorso, DI RECUPERO E DI RIABILITAZIONE per la fauna selvatica ferita e senza che il tutto sia rimesso, come è stato finora, al buon intento di .... volonterosi. In questa situazione di immobilismo a farne le spese, sono putroppo, gli incolpevoli animali!
Civetta malata uccelli