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Controcopertina - Canile: si sta procedendo con tropppa lentezza

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : venerdì, 14 aprile 2006

La preoccupazione per la difficile situazione elbana riguardo al problema del randagismo ha portato nuovamente i rappresentanti della CM e delle Associazioni di Volontariato Enpa ed I Ragazzi del Canile a discutere di soluzioni e strategie. Nel pomeriggio di mercoledì 12 è stato fatto il punto per quanto riguarda alcuni degli aspetti più critici nella gestione dell’attuale periodo di transizione in attesa della realizzazione del nuovo canile. “Abbiamo chiesto chiarimenti sui motivi reali del notevole ritardo sui tempiprevisti per l’inizio dei lavori a Colle Reciso. La lentezza delle procedure burocratiche è sicuramente una delle cause, ma non vorremmo che altri fattori, che al momento sfuggono alla nostra attenzione, influiscano in modo ancor più determinante sull’iter progettuale. Abbiamo intenzione di riaprire la questione canile rimarcando innanzitutto il carattere di estrema urgenza di un opera pubblica che insiste sul territorio del Comune di Capoliveri, ma che è patrimonio e responsabilità di tutte le amministrazioni elbane, in primis della Comunità Montana, ente delegato alla realizzazione della struttura -afferma Andrea Tozzi, presidente dei Ragazzi del Canile -Riconosciamo l’impegno dell’ente comprensoriale e siamo determinati a chiedere un attento esame degli atti e delle procedure e ad usare ogni mezzo a nostra disposizione per contribuire al superamento delle eventuali resistenze al progetto, a qualsiasi livello si verifichino. Il carico del randagismo all’Elba grava ancora totalmente sulle spalle del volontariato ed in assenza di strutture idonee all’accoglienza degli animali siamo costretti ad interventi marginali o inadeguati. Deve essere chiaro che questa anomalia si regge su equilibri molto delicati e che ASL ed amministrazioni elbane hanno sempre e comunque la responsabilità finale sulla questione. In tal senso chiederemo che venga condiviso dalle autorità competenti un protocollo comune attraverso il quale fissare le procedure minime atte a garantire l’intervento immediato in caso di segnalazione di animali vaganti, l’identificazione del cane, la verbalizzazione dell’evento, l’indicazione della sistemazione provvisoria dell’animale" (nella foto: Libero, abbandonato nel 2004 vicino a Cavo.)


libero ridotto cane

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