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La necessità di rinnovamento della sinistra che emerge dal voto elbano

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 12 aprile 2006

Credo sia opportuno che le forze del centrosinistra elbano debbano fare una seria riflessione sui risultati elettorali del 9 e 10 aprile. Siamo rimasti tutti un po’ sbigottiti da quei dati che all’inizio potevano sembrare sconvolgenti, ma poi, guardandoli meglio ci si accorge che invece erano destinati a venir fuori. Non si poteva certo immaginare una vittoria del centrosinistra per un semplice motivo: all’Elba il centrosinistra inteso come sommatoria di forze politiche appartenenti a quello schieramento non esiste. Esistono solo DS e Margherita che con le loro tentazioni egemoniche e i loro funzionari che vogliono perennemente stare sulla cresta dell’onda, che credono di essere buoni per ogni momento, nei fatti impediscono un serio sviluppo dell’idea unitaria, dell’Unione. Fortunatamente l’elettorato di sinistra pur penalizzando queste due forze non si è disperso, concentrandosi sugli schieramenti dove ancora compare la falce e martello sul simbolo. Che fare dunque? Sicuramente sono da evitare le classiche analisi del voto dove si attribuiscono colpe e mancanze a questo o a quello; meglio sarebbe prendere atto della realtà e cambiare modo di fare politica, tenere di conto che la sinistra va molto al di là di quelle due forze che anche a Rio Elba sono arretrate, e dove sono stati premiati Rifondazione Comunista e Comunisti Italiani, però mi rendo conto che con le solite persone ciò non è possibile. Non sarebbe meglio cominciare a pensare ad un ricambio generazionale e magari anche a un modo nuovo nel concepire i cambiamenti? La sinistra elbana vuole stare al passo con il resto della Toscana, e se ciò significa pensionare qualcuno, accetteremo il sacrificio.


rio elba panorama dal volterraio

rio elba panorama dal volterraio