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A Sciambere del Centrosinistra Infiascato

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 12 aprile 2006

Egregio Direttore, dunque qualcuno ha vinto e qualcuno ha perso, il pareggio non c’è e gli italiani all’estero che dovevano votare il fascista Tremaglia hanno votato a sinistra perché erano stufi di essere presi per il culo dagli stranieri per quel buffo presidente del consiglio che avevamo. Invece, molti italiani se lo volevano tenere il Cavalier Bellachioma, come se la bandana avesse tappato ai loro occhi anche la voragine economica di Tremonti che scopriremo appena scioglieremo il nodo della pezzola. Insomma, come per tutte le cose importanti c’è voluta sofferenza e ce l’abbiamo fatta, il referendum contro l’ometto di Arcore c’è stato e gli italiani (una risicatatissima maggioranza, ma quanto basta), l’hanno vinto: spedito al mausoleo. Si dice che l’offensiva mediatica del Cavalier Stira e Ammira sia stata devastante, sono d’accordo, visto che di qua gli si è opposto solo un bonario curato di campagna e nient’altro, alla fine quel caramellone mou al gusto di mortadella era davvero la cosa più rocciosa che passava il convento. Ma qualcuno di voi ha visto un volantino, un qualcosa che rispondesse all’oscena collezione di bugie che tutte le famiglie italiane hanno ricevuto a casa con un ritaglio di verità sulle sue malefatte, le promesse e il contratto con gli italiani non mantenuti, i conti pubblici taroccati, le condanne prescritte per decorrenza dei termini, le amicizie pericolose, le liste infarcite di pregiudicati e inquisiti, le pratiche onanistiche giovanili e senili, le figure ridicole fatte e fatteci fare nell’intero globo terracqueo? L'on. Silvia Velo ci ha mandato una temino scialbo che poteva scrivere il mi’ figliolo all’elementari, Prodi una lettera che parlava di montagne innevate, la Bonino una cosa rossa che pareva la pubblicità di un bordello cinese e i verdi una specie di ricevuta di pagamento di un’agenzia di scommesse. Per il resto niente: nessuna strategia comunicativa comune, nessuna interlocuzione vera con gli elettori, nessuna passione, non uno sprazzo di fantasia ed intelligenza politica. All’oscenità aggressiva, invadente e illegale abbiamo opposto la mediocrità esibità. Siamo stati trattati peggio delle 9 pornotelefoniste di Berlusconi, a noi non ci ha cercato nessuno! Anestetizzati: erano così sicuri di vincere che se la gente non avesse avuto da sola la voglia di levarsi di torno quel botolo bilioso che ci mordeva i polpacci da 5 anni, avrebbero perso. La cosa più forte ed eccitante della campagna elettorale del centrosinistra all’Elba è stata la tombolata per gli anziani alla Grotta Azzurra. Ma diciamolo pure, ora a pericolo scampato, ancora una volta la nostra passione civile è stata ignorata dai nostri partiti, o almeno da quasi tutti. I quattro milioni di votanti alle primarie se li sono dimenticati: gente che pur di andare a votare aveva pagato, un terzo degli elettori veri che poi hanno votato per l’Unione, roba che a dotarne la metà di un minimo di materiale di propaganda avrebbero fatto stravincere Prodi cinque a zero, invece per l’ignavia dei nostri dirigenti vadodavespa, facciotuttomi e visistemoconunbelcomizio, abbiamo vinto ai rigori dopo due tempi supplementari e con in campo le riserve con l’influenza aviaria (che però ci si gode anche di più, alla fine, come quando guardi la televisione con un juventino che soffre come un maiale mentre il Livorno vince perché gli segna un rigore che non c’era in zona Cesarini). Ma non è che i dirigenti (?) del centro-sinistra sono cattivi, il fatto è che i partiti ormai sono partiti e probabilmente non tornano più. Ci raccontano che sono organizzati, macchine da guerra, poi sembrano la corte dei miracoli (tutti, eh, anche quelli dell’altro versante) e non sono capaci di mandare nemmeno un’e-mail o di farsi una mailing-list, il computer è un mistero e i giornali li schifano, salvo usarli per baruffe tra di loro sulla comunità montana di cui la gente se ne impippa. Prendiamo l’Elba, dove il centrosinistra espanso di Capoliveri, Marciana e Campo nell’Elba ha ripetuto l’ennesimo e drammatico fiasco politico (ora Coluccia esalterà anche il centrosinistra infiascato?), ma dove segni di crisi si riscontrano stavolta anche a Marciana Marina a un anno dalle elezioni comunali e a Portoferraio che punisce anche le incertezze della Giunta Peria. I dati mi sembrano molto vicini a quelli di un’altra elezione politica di una decina di anni fa nella quale la sconfitta venne addebitata all’istituzione del Parco, ora di chi è la colpa? Trovare un colpevole mi pare difficile, per irreperibilità: le sezioni Ds chiuse e mute da anni, gli anziani cercavano un fac-simile di scheda per capire come votare con il nuovo sistema e nessuno glielo ha dato (forse questa è la spiegazione più semplice per capire la differenza tra il voto dell’Ulivo alla camera e per i partiti al senato); la Margherita così moderata da vergognarsi di esporre le proprie beltà; la sinistra radicale ad approfittare dei guai e dei mugugni degli altri. E poi le minoranze di sinistra nei comuni scomparse e le maggioranze di centrosinistra (?) che se ne fregano dei partiti e degli elettori che le hanno messe sulla poltrona. Questo è un altro miracolo della partecipazione popolare: ci chiedono il voto e poi si dimenticano che glielo abbiamo dato e si ricordano di essere di sinistra quando ci tocca rivotarli (qualcuno li ha visti o sentiti i nostri consiglieri comunali spendere una parola per Prodi?). Qui ormai siamo davanti a partiti popolari che non parlano più con il loro popolo, credono che discutere fra di loro in qualche riunione abbia risolto il problema, sono sordi e muti, poi se pigliano le mazzate fanno la bocca sbrescia. Oppure si pavoneggiano se hanno ricevuto un voto che loro non ci hanno nemmeno chiesto. Cari compagni, non ve l’ha chiesto il dottore di fare i politici, se non vi piace o non vi piacciamo, fatevi da parte e avanti un altro, forse non sarà più bravo, ma almeno vediamo una faccia nuova. Ma la proposta, la passione, l’impegno e la voglia di lottare e stare tra la gente, la sinistra elbana dove li ha nascosti? Dietro i comuni del centrosinistra infiascato? TIRO FISSO Coglioni (espressione di sorpresa N.D.R.) signor Tiro Fisso! Ella turbinoso e ruinante qual fiume in piena ci ha alluvionato di ragionamenti, a dire il vero in massima parte condivisibili, ma forse un po' troppo esondanti. Non le nascondiamo di esserci fermati nel bel mezzo della sua tirata a domandarci: "Ma è teoricamente possibile che l'ilvate e il valdicorniate popolo del centrosinistra abbia posto i suoi destini in mano a delle fave ingrate così come le rappresenta il Sig. Tiro Fisso?" E' vero che ci siamo risposti: "Più che teoricamemte possibile ci pare concretamente probabile" .. ma se questa sua analisi la frammentava un po' di più era meglio, magari dava più tempo per riflettere, per chiosare .... Ad esempio è curioso osservare che c'è, nel campo di quelli che dovrebbero farsi un bell'esame di coscienza, pure chi approfitta dei rovesci elettorali per regolare qualche interna faida. Facciamo un esempio: dopo che un pipogeno ed autorevole esponente dei DS portoferraiesi si è presentato ad una TV locale, sostenendo che la presenza dei DS in giunta deve essere rafforzata, al momento che ci sono tre assessori diessini su sette, tra i quali una di fresca nomina di cui la gente non dice altro che bene, cosa dovremmo pensare? Che per qualche oscura ragione il Vicesindaco Zini sta diventando un bersaglio per il suo stesso partito? Che la consulta della consumella ha sancito si debba dissotterrare l'ascia di guerra per ripartire alla caccia dell'alto (da terra) scalpo di colui che pipò il pipogeno nella corsa biscottiera? Vede quanti spunti fornirebbero, signor Tiro Fisso, i suoi scritti ...


Fiasco di vino

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