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A Sciambere di Primavera

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : domenica, 09 aprile 2006

Come ormai ci è capitato altre volte ci avviciniamo a pubblicare un numero di Elbareport che il nuovo giorno è già spuntato. Eppure il giornale è meno articolato che in altre occasioni una decina di pezzi appena a fronte degli anche trenta di qualche giorno fa. Perchè? Semplicemente ce la siamo presa comoda, abbiamo un po' sonnecchiato, un po' indugiato, comunque non ci siamo messi a correre, come se fossimo contagiati da una strana calma e serenità. Ci abbiamo messo un po' a capire cosa ci induceva ad uno stato d'animo più tranquillo poi lo abbiamo capito: avevamo vissuto finalmente un sabato "normale"! Avevamo trascorso un giorno di ordinaria amministrazione, dopo settimane trascorse a sentire un ex-pidduista, fraterno amico di tangheri condannati per mafia, uno che sguscia da un tribunale all'altro cavandosela ora per prescrizione ora per depenalizzazione, vomitarci addosso livore ed odio, dopo avergli sentito strapazzare impunito i valori nostri, della nostra famiglia e di tante altre persone oneste, dopo averlo sentito mentire e rimentire e/o negare l'evidenza supportato da una schiera di pseudoinformatori leccaculo, nelle ambasce di quelli abituati a fare il "gatto tra le botti" che non hanno deciso ancora su che carro montare. Dopo settimane e settimane di oscene esternazioni la legge (una di quelle che non ha ancora cambiato a suo uso e consumo) ha posto la classica ciabatta in bocca a lui ed ai suoi lanzichenecchi, ed è subito scoppiata la pace, la primavera. Con lui zittato questo paese si è visto subito vivibile e migliore. Pubblicheremo questo giornale tranquillo e andremo a votare sperando che come noi la pensino i più tra i nostri concittadini, ce lo auguriamo perchè in alternativa avremmo da passare altri cinque anni a resistere, resistere, reistere.


Campo fiorito

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