Con gli esami della V^ elementare di Marina di Campo si sono conclusi i corsi scuola di pesca organizzati dall’istruttore federale Sauro Orsi. Ben 13 le classi iscritte, quattro in più rispetto allo scorso anno, con tre scuole a richiedere, oltre al corso di studio, uno stage di pesca con la canna da pesca. “Sono più che soddisfatto – ha commentato Sauro Orsi – per il lavoro svolto nelle scuole e per gli attestati di stima ricevuti dai presidi e dalle maestre per i corsi definiti ‘molto interessanti ed istruttivi’ che hanno visto all’opera oltre 400 bambini”. Le scuole, le quali hanno aderito ai corsi di pesca, sono le elementari di Marciana Marina (classe 5°), Marciana (classi 1°, 2°, 3° e 5°), Marina di Campo (classi 4a e 4 b), Portoferraio San Rocco (classi 5a, 5b e 5c), Porto Azzurro (classi 5°a e 5b) e Capoliveri (classe 5a). “Vorrei precisare che i corsi da me svolti – aggiunge Sauro Orsi – servono a far conoscere ai bambini la flora e la fauna marina e principalmente il rispetto verso il mare ed i pesci visto che il corso prevedeva che i ragazzi imparassero a conoscere le misure minime dei pesci catturati per liberare in mare quelli sotto misura. Tutti i bambini partecipanti al corso hanno ricevuto un diploma di scuola di pesca ed una tessera federale FIPS rilasciata dalla federazione Italiana Pesca Sportiva. Tutto questo gratuitamente, compreso il corso tenuto dall’istruttore”. Ma Sauro Orsi, nonostante la soddisfazione per il successo dell’iniziativa è preoccupato per il futuro della pesca sportiva con canna a Portoferraio visti i divieti di pesca esistenti all’interno dell’area portuale. “Pochi giorni fa – sottolinea Sauro Orsi – ho avuto un colloquio con il Presidente dell’Autorità Portuale Luciano Guerrieri al quale ho esporto tutti i problemi relativi ai divieti. Il Sig. Guerrieri si è dimostrato disponibile per superare l’ostacolo ed in particolare, previo contatti con il Comandante del Porto, a reperire alcuni posti nel porto dove poter esercitare la pesca da riva”. “Mi auguro – aggiunge Orsi – che tutto ciò abbia un lieto fine e che gli organi preposti recepiscano il problema e consentano non solo ai residenti ma anche ai numerosi turisti che soggiornano all’Elba di poter praticare l’hobby della pesca. C’è inoltre di negativo che tutte le riviste di pesca nazionali hanno scritto che a Portoferraio è vietata la pesca e questa non è certo una bella pubblicità anche per i negozi di pesca che operano in città”. Sauro Orsi si sfoga anche a nome dei pensionati, dei bambini e dei pescatori elbani che per anni hanno pescato all’interno dei porti senza creare alcun pericolo né danni di alcun tipo durante la nostra attività. “Mi risulta – dice Sauro Orsi – che in altri porti, ben più grandi di Portoferraio, quali Civitavecchia e Genova, il problema sia stato risolto con la costruzione di pontili riservati ai pescatori o con il rilascio i permessi di pesca da parte della Capitaneria di Porto. Noi chiediamo solo di poter pescare senza creare intralci o pericoli alle navi da crociera ed alle navi adibite al trasporto auto e passeggeri”. “Conoscendo bene Portoferraio, città in cui vivo, – conclude Sauro Orsi – la banchina di Calata Italia si adatterebbe bene alla pratica della pesca da riva con canna dal momento che in questo specchio d’acqua non esiste alcun attracco portuale e commerciale. Sarebbero sufficienti settanta metri di banchina per soddisfare la nostra passione e accontentare i commercianti, gli sportivi elbani ed i turisti amanti della pesca”.
Bimbo canna da pesca