Controcopertina: L’antenna della discordia atterra al Vallone
Scritto da : Sergio RossiPubblicato in data : mercoledì, 09 aprile 2003
Presentiamo due foto di Gian Mario Gentini che si riferiscono allo spostamento della nota antenna campese che, come si ricorderà, è stata oggetto di moltissime polemiche negli scorsi mesi. Una arroventata discussione che ha avuto anche dei risvolti giudiziari, per un’azione intrapresa dall’amministrazione comunale campese nei confronti di Bruno Paternò, per le sue dichiarazioni circa la proprietà in cui la struttura insisteva e sui benefici economici di chi fittava lo spazio occupato dalla struttura. Quello che veniva comunque contestato al Comune di Campo nell’Elba ed alla proprietà dell’impianto era che il posizionamento dell’antenna era tale da minacciare la sicurezza del vicino aeroporto di La Pila, il Comune Campese affermava che il traliccio si trovava ben fuori dal “cono” di sicurezza dei voli, ma nella polemica, che di tanto in tanto è tornata a riproporsi, oltre che alcuni piloti delle compagnie che facevano scalo a La Pila, erano intervenuti diversi altri soggetti quali le categorie economiche dell’Isola. Evidentemente, per tagliare la testa al toro, il Comune di Campo si è infine determinato allo spostamento del traliccio, e nella seconda delle immagini si vede proprio la base della struttura dopo che l’antenna è stata smontata. Ma problemi potrebbero sorgere anche per la nuova collocazione dell’antenna che è stata già montata (e ritratta nella prima foto a corredo dell’articolo). La scelta del Comune è caduta infatti sull’area del Vallone, che è stata un’altra fonte non indifferente di contestazioni per la compagine amministrativa guidata da Antonio Galli. Sono stati proprio dei cittadini abitanti al Vallone, gli stessi che erano scesi ripetutamente sul piede di guerra soprattutto per la questione dell’Ecocentro, dove si depositano i prodotti della raccolta differenziata dei rifiuti e dell’impianto di betonaggio per la produzione di cemento, due strutture entrambe collocate nell’area. E’ probabile quindi che nei prossimi giorni il comitato cittadino che opera nella zona torni a muoversi, questa volta per contestare l’antenna della discordia.
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