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PNAT - Parco Minerario, rinnovata convenzione custodia aree minerarie

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : mercoledì, 05 aprile 2006

In considerazione che in data 31/03/2006 veniva a scadere l'affidamento dei servizi di manutenzione, custodia e sorveglianza dei beni facenti parte del Compendio Minerario Elbano, convenzionalmente stabilito fra l'Agenzia del Demanio il Ministero dell'Ambiente e l'Ente Parco ed avente durata triennale, questo Parco già nel dicembre 2005 ne richiedeva il rinnovo all’Agenzia del Demanio – Direzione Centrale di Roma, rappresentando comunque la necessità dell’adeguamento del corrispettivo anche per fronteggiare le ulteriori esigenze di intervento evidenziate dal Comune di Rio Marina. Alla richiesta iniziale seguivano ripetuti solleciti, per non incorrere in soluzioni di continuità nell’apprestamento dei servizi erogati e finalmente si è giunti alla firma della nuova convenzione per la durata di 3 anni. All’Ente Parco saranno quindi corrisposti € 363.069,00 per l’esecuzione dei servizi anzidetti. Il Commissario Ruggero Barbetti ha disposto una proroga temporanea fino al 30 aprile c.m. dell’affidamento in essere con i Comuni di Capoliveri, Porto Azzurro e Rio Marina, in attesa di poter indire nei prossimi giorni apposita riunione al fine di verificare la disponibilità dei Comuni alla collaborazione finora assicurata e definire gli accorgimenti e le modalità di gestione da adottare. Ricordiamo che i servizi in questione, espletati finora per conto dei citati Comuni dalle rispettive Società “Caput Liberum”, “D’Alarçon” e “Società Parco Minerario”, hanno per oggetto, da un lato, l’esecuzione di tutte le attività e prestazioni necessarie ad assicurare la manutenzione ordinaria e la conservazione di tutti i beni di proprietà dello Stato e amministrati dal Parco ricompresi nel Compendio Minerario Elbano, quali Territorio, Vegetazione, Immobili Civili ed Industriali, Impianti, Cantieri, Strade e quant’altro è presente sulle ex aree minerarie, per prevenire ed evitare l’insorgenza di ogni potenziale pericolo verso terzi (persone, animali e cose) e garantire la pubblica incolumità, nonché la conservazione dei beni nello stato di fatto in cui si trovano. Dall’altro lato, ai Comuni è affidata l’esecuzione di tutte le attività e prestazioni necessarie ad assicurare la vigilanza, sorveglianza e custodia delle aree e di tutti i beni ricompresi nel Compendio Minerario Elbano. Gli sforzi economici ed il lavoro fin qui svolto, ci auspichiamo che, dopo oltre vent’anni, consentano alle ex miniere di tornare ad essere protagoniste dell’economia elbana, soprattutto in virtù della loro valenza storica, turistico-culturale e sociale della nostra isola.


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