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Peria: se vogliamo le crociere dobbiamo tenerci le protezioni

Scritto da : Sergio Rossi
Pubblicato in data : sabato, 01 aprile 2006

Essere contrari alle protezioni imposte sulle aree portuali dalle normative internazionali vuol dire essere contrari alle navi da crociera, o, meglio, a quel sempre crescente flusso di crocieristica che rappresenta uno dei canali di futuro sviluppo del nostro mercato turistico. Con le navi in rada non esiste la crocieristica e chi propende per tale ipotesi deve essere consapevole che in quel modo ci si preclude un importante segmento del mercato turistico ed una chance importante di sviluppo economico. Quello che è necessario fare è contenere al massimo il disagio derivante dalle misure di security. Per questo l’amministrazione Comunale sta lavorando insieme all’Autorità Portuale ad un progetto di trasferimento dell’accosto dei tender dal Molo Gallo all’area della Linguella, progetto che comporterà anche lo spostamento delle vedette delle Forze dell’Ordine dalla Calata all’area antistante la Capitaneria di Porto. Tutte le dichiarazioni fatte in questi giorni, che non tengono conto, di questi elementi, sono prive di significato, demagogiche e vanno contro lo sviluppo della città. Se si facesse quello che propongono i consiglieri Meloni e Marini allora sì che si regalerebbe in maniera irreversibile ad altre realtà (in particolar modo Livorno) una fetta di mercato crocieristico che ci siamo conquistati a fatica, alla quale sarebbe folle rinunciare e che anzi va potenziata e tendenzialmente raddoppiata. Lasciamo pertanto la demagogia a chi sa fare solo quella, dimostrando scarsissima attitudine al governo della città, e cerchiamo di costruire percorsi seri che rafforzino il nostro ruolo nelle complesse dinamiche del turismo internazionale. Cerchiamo quindi di migliorare e perfezionare le iniziative e le scelte fatte,ma non rinunciamo a prospettive fondamentali per il nostro futuro.


peria sindaco testina

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